Il tecnico che fece esordire Pirlo: "Conosco lui e Baronio: vi dico quale calcio hanno in mente per la Juve"

Street Style: January 12th - Milan Fashion Week Fall/Winter 2020/2021
Street Style: January 12th - Milan Fashion Week Fall/Winter 2020/2021 / Claudio Lavenia/Getty Images
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Adelio Moro è stato un calciatore, è stato allenatore e ha poi vissuto anche vent’anni da osservatore dell’Inter. E' stato lui a lanciare Andrea Pirlo e Roberto Baronio, ora entrambi alla Juventus, il primo da allenatore e il secondo nello staff del primo. Moro ha parlato a Tuttosport, raccontando i due e parlando della nuova Juventus.

La Juve?

"Alla Juventus potevo andarci anche io, nel 1980. Boniperti e Trapattoni mi chiesero di convincere il presidente dell’Ascoli Costantino Rozzi a lasciarmi partire, ma lui chiedeva una cifra enorme, un miliardo, e a quei tempi la Fiat era alle prese con vertenze sindacali importanti e non poteva permettere alla Juventus di spendere così tanto. Così il trasferimento sfumò. Però sono contento che ci sia andato Pirlo e, soprattutto, che adesso abbia la grande occasione di allenarla. Farà benissimo, io non ho nessun dubbio su di lui, come non ne avevo quando il 21 maggio del 1995 l’ho fatto esordire in Serie A".

Empoli U19 v Napoli U19 - Serie A Primavera
Empoli U19 v Napoli U19 - Serie A Primavera / Gabriele Maltinti/Getty Images

Il Brescia?

"Allenavo il Brescia con Lucescu, che non aveva il patentino e quindi era affiancato da me. Un maestro di calcio di incredibile spessore. Quell’anno avevamo notato alcuni giovani molto interessanti nelle giovanili, una nidiata di grande talento che conteneva: Andrea Pirlo, Roberto Baronio, i gemelli Filippini, Bonazzoli. Gente che l’anno dopo vinse il Viareggio battendo in finale il Parma, che in porta aveva un certo Gigi Buffon, ma questa è un’altra storia. Beh, io e Lucescu spesso facevamo allenare questi ragazzi con noi e ci eravamo resi conto della loro consistenza tecnica. Poi molto fecero le amichevolli che organizzava proprio Lucescu con le squadre dell’Est che venivano a svernare sul Garda quando i loro campionati erano fermi per l’inverno: club russi, rumeni, serbi... Erano partite vere e noi schieravamo molti giovani che avevano l’opportunità di misurarsi con giocatori esperti e lo facevano alla pari. Pirlo e Baronio hanno iniziato a farsi le ossa in quelle situazioni. Quell’anno fummo esonerati, poi richiamati e Lucescu disse al presidente Corioni: 'Io torno l’anno prossimo, queste ultime sette partite viene solo Adelio e lancia i giovani che proporremo in prima squadra'".

La nuova Juve?

"Non ho mai avuto dubbi su Pirlo. Ha avuto un grande talento e grandi allenatori: Lucescu, Ancelotti, Lippi e Conte. Non è impreparato e secondo me proporrà un bel calcio. Mi aspetto un gioco offensivo e verticale. Lui e Baronio hanno sempre avuto questa visione di calcio"


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