Il Social Football Summit brilla alla sua settima edizione

Tanti ospiti e panel interessante all'evento appena concluso nello Stadio Olimpico di Roma.
Italian football league 'Lega Serie A' CEO Luigi De Siervo...
Italian football league 'Lega Serie A' CEO Luigi De Siervo... / Insidefoto/GettyImages
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Due giorni intensi dentro allo Stadio Olimpico. Si è da poco conclusa la settima edizione del Social Football Summit, andata in scena il 21 e il 22 novembre a Roma. Istituzioni, Federazioni, Leghe, Club, Brand, Media, Aziende e Startup, PMI e decine di rappresentanti da tutto il mondo si sono incontrati e confrontati con lo scopo di raccontare il calcio (e soprattutto ciò che gli ruota intorno).

Tantissimi panel divisi principalmente su due palchi (Football Stage e Global Stage) a cui si è aggiunta anche la Sala Champions. Una grande hall con tanti stand dove informarsi sulle più svariate opportunità e anche concedersi una pausa caffè. Ad ampliare un programma serrato e portato a termine con incredibile puntualità, hanno contribuito le Masterclass e i Workshop gestiti dai partner dell’evento all’interno dello Spogliatoio della Nazionale italiana

Insomma, un piacevole percorso senza sosta durante il quale perdersi per risvegliarsi tra i protagonisti del calcio. Punti di vista differenti e temi caldi; opinioni sull’evoluzione dello sport e sulle statistiche; crescita del calcio femminile e sostenibilità. 

Due lingue, italiano e inglese, (a cui si è aggiunto in alcuni casi lo spagnolo) con la possibilità di traduzione simultanea attraverso l’utilizzo di cuffie offerte dall’organizzazione. Panel totalmente in lingua inglese o anche mista, ma fruibili in modo semplice da tutti i presenti. Migliaia le persone che hanno partecipato a un evento unico, diventato ormai un punto fermo del calendario attuale, un'opportunità alla quale non mancare.

Questi i 6 punti Manifesto del Social Football Summit, che si possono rintracciare in modo più approfondito al seguente link sul loro sito ufficiale.

  • LAVORARE PER L’EVOLUZIONE E SVILUPPO ECONOMICO DELL’INDUSTRIA SPORTIVA
  • SVILUPPARE FORMAZIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE
  • EVENTI PER LA CONDIVISIONE DI CONOSCENZE
  • COSTRUIRE PROGETTI SOSTENIBILI  
  • L’INCLUSIVITÀ COME VALORE 
  • DIVENTARE INTERLOCUTORI AUTOREVOLI PER ISTITUZIONI POLITICHE E DEL CALCIO

Gli ospiti

Tanti gli ospiti di rilievo nella due giorni appena conclusa. Michele Uva per la UEFA e Romy Gai per la FIFA. Luigi De Siervo e Lorenzo Casini per la Lega Serie A, Javier Tebas della Liga, Saad Allazeez della Saudi Pro League; Federica Cappelletti della Divisione Calcio Femminile FIGC, Betty Bavagnoli della Roma e molte altre figure delle principali squadre italiane.

E ancora Alessandro Antonello, Lele Adani e Rafaela Pimenta; Andrea Sartori, Giovanni Malagò, Laura Giuliani, Bernd Reichart, Pierluigi Pardo e Gianluca Rocchi per citarli in ordine sparso e casuale. Non sono mancati rappresentati della Premier League, della MLS e anche di Social Network come YouTube, X o TikTok. Citarli tutti sarebbe davvero un lavoro infinito.

Un calendario fitto di incontri spesso moderati da conduttori differenti: incontri stabiliti della durata di circa 30 minuti ciascuno, con Marina Presello e Ivan Ortenzi (sul Football Stage) a dettare i tempi della giornata. Un format che non permette di seguire tutto (servirebbe almeno il doppio del tempo), ma che lascia comunque molto soddisfatti, grazie a una scelta vasta in un'offerta molto intrigante.

Un'esperienza innovativa che vale il tempo speso per assistervi e che permette di intravedere margini di crescita sempre più ampi. A chiusura dell'ultimo dei due giorni, il Social Football Summit ha scelto Giorgio Furlani, CEO del Milan, e Tiago Pinto, GM della Roma, i quali, con stili e intervistatori differenti, hanno riempito il Football Stage fino alle 17 di oggi.

Il prossimo appuntamento è al 2024.