Il ruolo cruciale nella Juve e lo sfogo di San Siro: Branchini racconta Allegri
La Juventus è uscita vittoriosa da San Siro: i bianconeri - nel posticipo della domenica della nona giornata di Serie A - hanno battuto il Milan allenato da Stefano Pioli per 1-0, decisiva la rete dal limite dell'area di Manuel Locatelli che è riuscito a battere Mirante (complice anche una deviazione di Rade Krunic). A fare il giro del web però è stato lo sfogo di Massimiliano Allegri nel corso degli ultimi minuti della grande sfida.
Il tecnico livornese si è inizialmente tolto la giacca, per poi dare un calcio a un cartellone pubblicitario. Poi la cravatta, invitando i suoi a salire e a non schiacciarsi troppo nel recupero. A questo proposito è intervenuto - ai microfoni di Rai Gr Parlamento - il procuratore del tecnico bianconero, ovvero Giovanni Branchini. L'agente si è espresso sulla reazione di Allegri, oltre che sul suo ruolo centrale nl mondo Juve. Ecco quanto affermato.
Sulla Juve: "C'è molto di Allegri in questa nuova Juventus, ma molto anche dalla scelta di partecipare con la squadra B alla Lega Pro. Oggi la Juve è un mix di giocatori affermati, acquisti più o meno azzeccati e un gruppo di giovani che sta dimostrando di avere grandi potenzialità. In tutto questo la mano del tecnico è indispensabile", riporta IlBianconero.com
Su Allegri e il suo sfogo: "Lui è sempre stato lo stesso, gli allenatori riescono a esprimersi a seconda degli organici che hanno. L'esperienza gli ha consigliato di andare sopra le righe per non far prendere rischi a fine partita alla squadra. Se conosco Allegri e la mentalità Juventus non si monteranno la testa. Per la Juve è importante vedere di poter competere con le migliori squadre del campionato".
Sulla Juventus senza competizioni europee: "Per molti alla lunga è un vantaggio fisico, si vedrà probabilmente a marzo o aprile. Io credo che alla lunga tutti i fattori esterni di annullino, il risultato finale rispecchia i valori delle squadre".