Il ritiro a sorpresa di Thiago Alcantara

Il centrocampista spagnolo saluta il calcio a 33 anni.
Wolverhampton Wanderers v Liverpool FC - Premier League
Wolverhampton Wanderers v Liverpool FC - Premier League / Marc Atkins/GettyImages
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È stato confermato nella giornata di ieri da Fabrizio Romano, Thiago Alcantara, a soli 33 anni, lascia il calcio giocato. "È pronto per un nuovo capitolo dopo mesi di pianificazione" - si conclude così il tweet del giornalista italiano che fa presupporre un cambio ruolo dello spagnolo nel mondo professionistico, e non per quanto concerne la posizione in campo.

In un'epoca in cui fioriscono decine di ex calciatori (soprattutto spagnoli) che intraprendono la propria strada da allenatori con un successo quasi immediato, la prima idea riconduce proprio a fischietto e lavagna, ma la realtà è che non ci sono ancora novità sul suo immediato futuro. Thiago Alcantara ha illuminato le notti di Barcellona, Monaco di Baviera e Liverpool grazie a un'intelligenza tattica sopra la media e a un'eleganza che il Dio che decide le sorti questo sport ha regalato a pochi. La sensazione però è che il suo finale di carriera non sia stato all'altezza del valore dimostrato negli anni; qualche infortunio di troppo l'ha reso più amaro che dolce.

Dagli esordi a Barcellona ai cori di Liverpool

Crescere e affermarsi nell'era Guardiola, da centrocampista della cantera, è probabilmente tra le sfide più difficili da affrontare nella vita. Certo, quando si arriva in prima squadra ci si gode il momento, ma è proprio farne parte che appare proibitivo. È il 17 maggio 2009 quando Pep regala ad un appena diciottenne Thiago l'esordio tra i professionisti in Liga. Appare per la prima volta in maglia blaugrana, ma entrerà in pianta stabile con Messi e compagni solo un anno e mezzo più tardi; nel mentre domina con il Barça B di Luis Enrique tra Segunda e Segunda B.

Barcelona's coach Josep Guardiola (L) sp
Barcelona's coach Josep Guardiola (L) sp / JOSEP LAGO/GettyImages

Maestri che, se analizziamo il percorso di Thiago Alcantara in 13 anni di carriera, non sono stati pochi. Luis Enrique, Guardiola e Vilanova, e ancora Flick, Heynckes, Ancelotti e Klopp; con le maglie di alcune tra le più prestigiose squadre d'Europa. Quando saluta Barcellona in cambio di 25 milioni di euro, ha bisogno di quello spazio che un giovane ed emergente centrocampista reclama e merita più o meno ovunque.

L'occasione arriva dalla squadra Campione d'Europa in carica, proprio con l'allenatore che l'aveva lanciato nel calcio professionistico. Guardiola, a conti chiusi, è il tecnico che l'ha mandato in campo più volte in carriera (144), il Bayern il club dell'evoluzione e del prime raggiunto dallo spagnolo (con 235 presenze e innumerevoli trofei). Eppure perché si ha la sensazione che Thiago Alcantara sia stato felice principalmente a Liverpool?

Ci sono un paio di letture da unire per creare una teoria maggiormente solida. La prima riguarda la passione dei tifosi reds, accentuata da una figura dominante come Jürgen Klopp. Thiago Alcantara è giunto in una squadra che aveva già trionfato sia in Premier League che in Champions League e nonostante il livello altissimo della rosa del Liverpool, è stato percepito come acquisto di una caratura diversa. È arrivato, e avanziamo con il secondo aspetto, nel momento della piena maturità di un calciatore, a 29 anni e con il peso di molti trofei sulla schiena. È sembrato spesso pattinare ad Anfield ambientandosi senza problemi ed esprimendo quella superiorità tecnica che pochi centrocampisti della contemporaneità possono vantare.

Thiago, Thiago Alcantara
Thiago, Thiago Alcantara
He moves through midfield like nobody does
The first time I saw him, I knew it was love
He’ll roll you like a Cuban
His passes never missT
hiago Alcantara he takes the f***ng piss

Questo il pezzo della storica canzone scritta per il gruppo dei reds che dopo l'addio di Klopp ha perso elementi fondanti degli ultimi anni. Di Thiago non resterà il ricordo di un trofeo in cui ha brillato particolarmente e nemmeno quello inerente a una carriera decennale a Liverpool. Per memorizzare per sempre giocatori della sua classe bastano un paio di stagioni e qualche giocata sopra le righe, che soltanto chi ha una sensibilità di un certo livello può immaginare. Giocate come questa.

A goal we'll never forget.


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