Il retroscena di Laporta sulle italiane interessate alla Superlega

All'emittente radiofonica catalana RAC1, Joan Laporta torna sulla Superlega rivelando un particolare.

Joan Laporta
Joan Laporta / Soccrates Images/GettyImages
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La querelle legata alla Superlega non accenna a placarsi. Il progetto è di nuovo in voga dopo la sentenza della Corte UE che ha di fatto riconosciuto il monopolio della UEFA sul sistema calcistico europeo. Nuovo capitolo quindi, con la A22 (società di Sport Management guidata da Reichart) che subito dopo ha rilasciato un comunicato dichiarando come la nuova competizione per club europei sia in discontinuità rispetto alla classica Champions League. Le squadre verranno suddivise in tre "leghe": Star, Gold e Blue con una fase a gruppi con eliminazione diretta. Non ci saranno teste di serie, ma promozioni e retrocessioni. A questo proposito, rivelando anche un particolare, Joan Laporta ha parlato così a RAC1 (emittente radiofonica catalana).

Le parole e il retroscena di Laporta sulla Superlega

"La Superlega potrebbe esistere già dalla prossima stagione, o dalla stagione 2025/26. Che vengano o meno gli inglesi, non me ne importa. A un club si fa una proposta in cui solo partecipando, gli dici che guadagnerà 100 milioni, che non si guadagnano nemmeno vincendo la Champions. Quali club potrebbero accettare già ora? Barcellona, Madrid, Inter, Milan, Napoli, Roma, Marsiglia, tre olandesi, Bruges e Anderlecht. Sono 16 o 18 squadre… Sarebbe meglio con 16.E altri club potrebbero unirsi dopo" riporta calciomercato.com.

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Confermata quindi l'assenza di un club come la Juventus: i bianconeri erano tra i club promotori del torneo durante la presidenza Agnelli, ma poi - complici anche le dimissioni del CDA in seguito al caso plusvalenze fittizie - la dirigenza della Continassa ha deciso di allontanarsi dall'operazione di rilancio della Superlega, considerato anche il rapporto da ricucire con la UEFA.