Il rapporto dei club italiani con il Fair play finanziario

FABRICE COFFRINI/Getty Images
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Fair play finanziario. Un argomento tornato fortemente in auge negli ultimi giorni grazie al TAS di Losanna che ha ribaltato la clamorosa sentenza UEFA che aveva escluso per due anni dalle competizioni europee il Manchester City. Per i Citizens, adesso, solo una multa di 10 milioni di euro e un grosso spavento rimasto tale. In poche parole l'unica ad aver pagato sul serio, tra le big del calcio europeo, è stato il solo Milan.

Ma cos'è il Fair Play finanziario? È un sistema di norme entrato in vigore nel 2011 con l’obiettivo di migliorare le condizioni finanziarie generali del calcioimponendo ai club il pareggio di bilancio (break-even). Le società possono spendere fino a cinque milioni di euro in più di quanto incassano nel periodo di valutazione triennale, ma possono superare quella soglia entro il limite di 30 milioni di euro se il debito viene coperto totalmente dal contributo del proprietario o di una parte correlata. E con questo "sistema" sono entrate in contatto, oltre al Milan, anche Roma e Inter.

Giuseppe Bellini/Getty Images

Il club giallorosso è finito sotto la lente d'ingrandimento dell'UEFA nel 2015. La Roma stipulerà un settlement agreement per arrivare al rispetto della norma sul break-even nelle stagioni 2015-16, 2016-17 e 2017-18. La società uscirà da questo "cappio" nel 2018 raggiungendo l'obiettivo, ma vi rientrerà presto per la mancata qualificazione alla Champions League, la principale fonte d'introiti.

Pier Marco Tacca/Getty Images

Situazione analoga per l'Inter, che stipula il settlement agreement con la UEFA nel 2015. Il percorso intrapreso dall'allora presidente Erik Thohir e portato avanti da Suning, ha portato i nerazzurri fuori dal regime nel maggio 2019.

Pier Marco Tacca/Getty Images

Resta il Milan, l'unica squadra tra le big ad aver realmente pagato per aver violato le regole dell'FPF. I rossoneri, dopo aver violato le regole sul break-even nei trienni 2014-17 e 2015-18, vennero sanzionati dall'UEFA l'estate scorsa con l'esclusione per una stagione dalle competizioni europee, scontata in questa stagione. Sentenza confermata dal TAS di Losanna, lo stesso che ha concluso "a tarallucci e vino" la questione Manchester City.


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