Il rapporto con Allegri, i trofei e l'addio alla Juve: Alex Sandro si racconta

Le parole di Alex Sandro ai canali ufficiali della Lega Serie A Tim. Il brasiliano non rinnoverà il suo contratto con la Juventus.
Alex Sandro
Alex Sandro / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Parabola discendente quella del brasiliano Alex Sandro con la maglia della Juventus: dopo le prime stagioni convincenti, il terzino allenato da Massimiliano Allegri è finito nel mirino dei tifosi a causa di molte prestazioni sottotono. Il contratto del giocatore con il club bianconero scade alla fine di questa stagione e - come riporta oggi la Gazzetta dello Sport - non ci sarebbe nessuna possibilità di rinnovo.

Il laterale sinistro della Juve però - ai canali ufficiali della Lega Serie A Tim - ha ricordato con piacere alcuni momenti chiave della sua esperienza all'Allianz Stadium. Alex Sandro ha rilasciato una lunga intervista ripercorrendo il suo inizio in bianconero, oltre a esprimersi sul rapporto con Allegri.

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Alex Sandro / Jonathan Moscrop/GettyImages

Le parole di Alex Sandro su Allegri e sul mondo Juve

Sulla prima chiamata della Juventus: "I tifosi del Porto sono caldi, e non avevo la conoscenza del calcio in Italia. Pensavo che sarebbe stato più tranquillo e invece no. La proposta della Juventus è stata un brivido, un sogno poter giocare nella squadra più forte al mondo", riporta Il Bianconero.

Sul trofeo più bello: "Il più bello? Il primo, dove inizia tutto. Ti fa pensare alla traiettoria che hai avuto per arrivare lì. Però dico sempre ai giovani, le cose più importanti non sono i trofei, ma le persone che ho conosciuto, gli amici, i compagni, gli allenatori. Il trofeo più bello alla Juve è tutto questo". 

Sul gol più bello: "Il primo è stato il più speciale. Cross di Dani Alves, mi sono girato sul mancino e sembravo Adriano, l'Imperatore". 

Sul rapporto con Allegri: "Figura importantissima nella mia carriera. Ho imparato tantissimo, dentro e fuori dal campo. Persona che vuole sempre il massimo, non solo dai giocatori, ma delle persone. Sbagliare è normale, ma vuole vedere persone che hanno voglia di fare. Rispetta quello. Il valore. Le persone prima del calciatore. Lo ammiro tanto".

Sempre sulla Juve: "Con la mia famiglia sappiamo che arriverà il momento dell'addio o dell'arrivederci, non si sa. Sappiamo che sarà difficile. E' dura immaginare la mia vita senza la Juventus. Quando parlerò della Juventus avrò sempre gli occhi lucidi. Qui sono stato benissimo. L'avrò sempre nel mio cuore".