Il PSG può diventare più forte del Real dei Galacticos?

Real Madrid e Paris Saint-Germain
Real Madrid e Paris Saint-Germain / Visionhaus/Getty Images
facebooktwitterreddit

Mentre leggete queste parole, Lionel Messi si trova sull'aereo che lo porterà in Francia, dove firmerà per il Paris Saint-Germain, chiudendo così una delle trattative più significative nella storia del calcio. Inutile girarci intorno: il passaggio della Pulce al PSG segnerà un'epoca.

Ma quel che sorprende di più non sono tanto le cifre, dato che ormai ci siamo abituati a certi ingaggi, quanto il numero di campioni che in questa sessione di mercato ha raggiunto Parigi. Ricordiamo infatti che Messi raggiungerà i vari Hakimi, Sergio Ramos, Wijnaldum e Donnarumma, tutti messi sotto contratto nelle scorse settimane.

PS5 ❌ PSG ✅ #ps5 #psg #messi #ramos #hakimi #barcelona #laliga #Ligue1

Posted by FootyToonz on Monday, August 9, 2021

L'obiettivo dichiarato del presidente Nasser Al-Khelaïfi è vincere la Champions League. Ci era già andato vicino nel 2020, quando in finale il PSG si è dovuto piegare allo strapotere del Bayern Monaco, ma questa volta il qatariota intende fare sul serio e per questo ha messo su una squadra stellare.

Non è la prima volta che un club decide di imbastire una campagna acquisti memorabile per riempire la rosa di campioni. L'antesignano è senz'altro il Real Madrid dei Galacticos dei primi anni 2000.

La storia dei Galacticos

Il 16 luglio del 2000 Florentino Perez vince le elezioni e diventa presidente del Real Madrid per la prima volta. Per il nuovo patron dei Blancos è ancora presto per tirare un sospiro di sollievo: sì, è riuscito ad avere la meglio sullo sfidante Lorenzo Sanz, ma ora è chiamato a mantenere le promesse annunciate in campagna elettorale.

Pur di essere eletto, Perez ha promesso ai madridisti di mettere su una squadra stellare, da lui definita Galactica, un dream team che avrebbe dominato l'universo calcistico per gli anni a venire. Il primo colpo è sistematico della nuova era: pochi giorni dopo l'esito delle elezioni, il neopresidente strappa ai rivali di sempre del Barcellona Luis Figo, giocatore più talentuoso della rosa blaugrana. I 60 milioni sborsati per il fantasista portoghese dimostrano le intenzioni e la potenza economica del Real.

Luis Figo of Real Madrid is bombarded by missiles
L'accoglienza dei blaugrana all'ex Luis Figo / Getty Images/Getty Images

Un anno dopo, tocca a Zinedine Zidane prendere un volo per Madrid. Per lui Perez firma un assegno da 80 milioni di euro, una cifra che sorprende anche oggi, figuriamoci 20 anni fa. Insieme a Figo, Zidane si unisce all'ossatura della squadra capace di vincere la Champions nel 2000, una rosa che può vantare gente come Raul, Morientes, Salgado e McManaman.

Ma col tempo, l'ambizioso progetto di Perez perde ogni progettualità e i Galacticos diventano un insieme di figurine dai nomi certamente altisonanti, ma poco funzionali ai meccanismi di qualsiasi allenatore. L'unico giocatore in grado di tenere insieme i pezzi del Real è Claude Makelele, centrocampista dedito al lavoro sporco.

Spanish club team Real Madrid midfielder
Makelele e altra gente scarsa / TOSHIFUMI KITAMURA/Getty Images

Vista la poca appetibilità mediatica del francese, nel 2003 Perez lo vende al Chelsea per soli 17 milioni, condannando di fatto il Real Madrid. Dal 2000 al 2003, i Blancos vincono ben 6 trofei, nei successivi 3 anni solo 1: è come se la cessione di Makelele avesse segnato uno spartiacque.

Florentino Perez persegue il suo obiettivo di un Real Madrid stellare fino al 2006. In questi anni arrivano in Spagna Ronaldo Nazario, David Beckham (2003), Michael Owen (2004) e il magico trio Robinho-Julio Baptista-Cassano (2005). Ma tutti questi campioni riescono a vincere solo una Supercoppa di Spagna. Il progetto dei Galacticos naufraga definitivamente dopo l'eliminazione in Champions nel 2006 per mano dell'Arsenal che porta alle dimissioni del Presidente.

Ma è più forte il Real dei Galacticos o il nuovo PSG?

A distanza di 20 anni (sì, ci sentiamo vecchi anche noi) la storia sembra ripetersi. Leggendo la rosa del Paris si ha quasi l'impressione di sfogliare un album di figurine e Leo Messi diventerà quella più preziosa.

Non vorremmo essere nei panni di Mauricio Pochettino che se da un lato potrà disporre di una squadra strepitosa, dall'altro dovrà trovare la quadratura del cerchio, ossia un modo per far girare dei giocatori così talentuosi.

Il PSG avrà a disposizione un potenziale offensivo fuori dal comune. Si potrebbe perfino pensare di schierare l'11 titolare con un 4-2-4, in cui gli attaccanti sarebbero Neymar, Messi, Mbappé e Di Maria e i centrocampisti degli incursori come Wijnaldum e Verratti.

Sulla carta, i nomi del Paris Saint-Germain possono benissimo competere con quelli del Real dei Galacticos. Tuttavia, Pochettino deve evitare di compiere gli stessi errori di Vicente del Bosque. Compito dell'allenatore argentino sarà infatti quello di trovare un equilibrio per una squadra così sbilanciata in avanti, perché pretendere di schierare tutti questi top player contemporaneamente è impensabile.

Per concludere, il PSG 2021/22 potrà anche essere più forte e vincere più trofei del Real dei primi anni 2000, ma i Galacticos, i suoi nomi, quella maglia iconica sono ormai entrati nell'immaginario collettivo di ognuno di noi. I Blancos ci facevano sognare ad occhi aperti, mentre i parigini si sono solo attirati la brutta fama di pigliatutto. A nostro avviso, sebbene la stagione non sia ancora iniziata, sappiamo già che la squadra che sarà ricordata con maggior affetto sarà quella spagnola.


Segui 90min su Instagram e Twitch!