Il primo impatto di De Ketelaere con la maglia del Milan
La prima da titolare di Charles De Ketelaere a San Siro è stata senza dubbio una notte magica. 62 minuti di giocate, guizzi e passaggi illuminanti. Il tutto impreziosito dall'assist nel primo tempo per il gol di Leao dopo aver rubato in pressione una palla a Schouten sulla trequarti: progressione palla al piede, passaggio smarcante e gol dell'1-0.
Dopo un'attesa durata settimane, durante la partita del debutto casalingo del Milan contro l'Udinese tra il pubblico si percepiva già quel senso di impazienza ed eccitazione nel vedere in campo il colpo del mercato estivo rossonero, nonché l'acquisto più oneroso della gestione Maldini-Massara.
Uno spezzone di partita contro i friuliani, al quale se n'è aggiunto uno contro l'Atalanta, sono bastati per avere un primo assaggio delle sue qualità e delle sue grandissime potenzialità. Grande forza fisica, ottima tecnica unita a una progressione palla al piede che molto spesso si rivela devastante negli ultimi trenta metri, prima dell'ultimo passaggio, quello smarcante. Come quello non capitalizzato da Tonali contro la Dea, e come quello proprio per Leao contro il Bologna.
Quei bravi ragazzi (rossoneri)
Ai tifosi piacciono le storie, storie delle gesta dei campioni che hanno segnato il passato della propria squadra, che ne hanno segnato vittorie, titoli e successi. Ma anche storie fatte di paragoni. Come quelle tra il gioiellino belga e un altro mostro sacro del passato rossonero.
Un paragone che può essere dato da molti fattori: sarà per le lunghe leve, la tecnica individuale, per la grande capacità di rendere maledettamente facile l'ultimo passaggio, o per quella progressione palla al piede che dà la sensazione di strapotere fisico e tecnico sugli avversari. Oppure, forse, per quella faccia pulita, da Bravi Ragazzi, per citare un celebre film di Martin Scorsese, che al Milan ricordano molto molto bene.
Ma quello tra De Ketelaere e Kakà è un paragone tanto plausibile (in futuro) quanto sbagliato al momento. L'ex Brugge ha sicuramente le carte in regola e i numeri per regalare gioie e far sognare tifosi rossoneri ma deve essere lasciato tranquillo e libero di esprimersi, senza avere addosso il peso del paragone con un giocatore come Kakà.
Ai tifosi piacciono le storie. Come quella di De Ketelaere, nuovo idolo dei tifosi rossoneri che ha già conquistato San Siro.