Il possibile ruolo di Ibrahimovic al Milan: i compiti e la posizione di Pioli

Il nuovo e ipotetico ruolo di Ibra al Milan: l'ex calciatore svedese può entrare nello staff di Pioli.

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TENNIS-FRA-OPEN-2023 / EMMANUEL DUNAND/GettyImages
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Il 5-1 subito contro l'Inter nella stracittadina milanese di campionato ha lasciato l'amaro in bocca in casa Milan. I rossoneri hanno provato a rialzare la testa in Champions League contro il Newcastle, con i magpies che però sono riusciti a strappare un punto su un campo ostico quanto prestigioso. Pareggio a reti bianche tra i rossoneri e la formazione della Premier League, eppure - alla vigilia dell'esordio stagionale in Champions - c'è stato un ex calciatore del Diavolo (e non uno qualsiasi) a fare da "mental coach" al gruppo, ovvero Zlatan Ibrahimovic.

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic / Marco Luzzani/GettyImages

"Sono venuto qui per dire al mister che sono pronto a giocare, ma il mio nome non è in lista. Continuate a tifare Milan, andrà tutto bene", queste le parole di "Ibra-cadabra", che - battute a parte - ha vissuto martedì una giornata a tinte rossonere. Lo svedese, prima di recarsi a San Siro per assistere alla sfida Milan - Newcastle di CL, ha incontrato - secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport - il proprietario del Milan Gerry Cardinale in un albergo di corso Venezia.

Che ruolo potrebbe avere Ibrahimovic al Milan?

Le intenzioni di Cardinale sono chiare, anche se in assenza di offerte ufficiali: scoprire cosa vuole fare Ibra dopo il ritiro, senza chiudere una porta a un ritorno a Milanello in vesti diverse da quelle a cui siamo abituati. Ibra non ha chiuso a questa possibilità, anche se ancora non ha dato una risposta.

Un ritorno in rossonero l'ha sempre stuzzicato, ma difficilmente lo svedese accetterebbe un ruolo marginale: sarebbe del resto una scelta incoerente con quelle fatte in carriera, anche da calciatore. Pioli, d'altra parte, ha già dato l'ok. Sul tavolo un ruolo all'interno dello staff del tecnico parmigiano come figura che possa aiutare psicologicamente il gruppo, anche in situazioni difficili e delicate come quella appena avvenuta (la disfatta nel derby).