Il possesso palla è una statistica utile?

Sarri e Spalletti
Sarri e Spalletti / Francesco Pecoraro/GettyImages
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Il possesso palla è ancora una statistica utile? Se ne è parlato durante lo Sky Calcio Club dopo il posticipo domenicale Milan-Atalanta e il dibattito tra Caressa e Bucciantini è sfociato in toni più accesi senza trovare una "risposta" effettiva alla questione. I toni enfatici del conduttore nel contraddire l'opinionista sono già diventati virali sui social, così come i suoi virgolettati.

"Ma che vuol dire possesso palla? Il possesso palla non vuol dire niente. Marco, statisticamente, il possesso palla è una statistica che non esiste". "Ti spiego io subito perché… quando io passo la palla a lui, di chi è la palla? Mentre il pallone va a lui, di chi è la palla, è mia? No! Quindi, il possesso palla è una cosa che, dal punto di vista statistico non significa niente".

Il tema del possesso palla in Italia è una questione che ormai viene mal digerita nelle maggior parte delle discussioni, da tv e da bar. I tifosi apprezzano ovviamente una squadra che gioca bene, ma l'interesse principale è quello di vincere le partite e portare a casa più punti degli altri. Tra gli esempi principali di squadre dominatrici del possesso, nell'immaginario collettivo figurano il Barcellona di Guardiola, ma anche il Manchester City, il Napoli di Sarri o in generale il Bayern Monaco.

Tuttavia, ci sono stati nel corso del tempo anche esperimenti mal riusciti che hanno convinto le persone dell'inutilità del tenere la palla tra i piedi e che hanno erroneamente individuato il possesso come principale elemento negativo di una situazione che non funziona. In realtà la statistica del possesso palla è reale ed esiste. Viene calcolata dai maggiori fornitori di statistiche con la frazione tra i passaggi effettuati da ciascuna squadra e quelli sommati di entrambe le compagini. Dunque se su 100 passaggi, la squadra A ne effettua 70 e la squadra B 30, il possesso palla sarà determinato in 70% per la squadra A e 30% per la squadra B.

Pep Guardiola
RB Leipzig v Manchester City: Round of 16 Leg One - UEFA Champions League / Martin Rose/GettyImages

Guardiamo alla definizione fornita da Opta di Possessions: "Possessions are defined as one or more sequences in a row belonging to the same team. A possession is ended by the opposition gaining control of the ball".

Una o più sequenze consecutive appartenenti alla stessa squadra che vengono terminate quando l'altra conquista il controllo della palla. Non c'è nulla di inventato nella statistica del possesso palla. La questione sollevata però durante lo Sky Calcio Club di domenica ha due fazioni: quella di chi crede che il possesso non sia determinante ai fini del conquistare punti e quella di chi invece pensa che il lo stesso sia relazionato con il dominio della partita e (di conseguenza) dei campionati.

Bucciantini dice che "i campionati li vincono le squadra che hanno la palla, o son primi o son secondi" ed è difficile dargli torto. Le prime cinque squadre per possesso pallanei maggiori campionati europei sono, prendendo i dati di fbref.com, in ordine: Bayern Monaco (64.6), Manchester City (64.4), Barcellona (64), Napoli (61.3) e PSG (60.2). Dunque la sua argomentazione è valida e reale. Delle cinque di cui sopra, quattro sono in vetta alla classifica del proprio campionato e soltanto una (il City) è al secondo posto, distante due punti dalla capolista (Arsenal).

Xavi Hernandez
FC Barcelona v Cadiz CF - LaLiga Santander / David Ramos/GettyImages

Il possesso palla chiaramente non è una statistica sufficiente a giudicare l'efficienza di una squadra, fortunatamente lo sviluppo di statistiche sempre più avanzate aiuta a spiegare le partite, a individuare problemi e punti di forza con più precisione. Tuttavia, sembra sbagliato affermare che il possesso palla "è una vecchia cosa". Esiste una relazione tra avere il possesso e vincere le partite?

Ne aveva parlato più di un anno fa Alfredo Giacobbe sull'Ultimo Uomo. Vincere nel numero di passaggi durante i 90 minuti non è l'unico metodo. "Non è l’unico per vincere una partita, certo, ma è quello che permette di vincere più partite degli altri nell’arco di un campionato". Quindi esiste una correlazione diretta tra avere la sfera e aumentare le probabilità di trionfare a fine stagione. Esiste perché esiste una correlazione anche tra avere la sfera ed effettuare più tiri, guadagnare più corner o calci di rigore, come individuato da Giacobbe nella sua analisi.

Il dominio però non arriva soltanto dal numero di passaggi effettuati rispetto a quelli degli avversari, ma anche dal dove la sfera è in possesso della squadra in questione. Per schiacciare i rivali occorre spesso avere la palla nella metà campo opposta, con l'obiettivo duplice di avvicinarsi con costanza alla porta avversaria e allontanare la squadra il più possibile dalla propria.

Se guardiamo alla divisione del possesso in base alle zone del campo, sempre grazie alle statistiche di fbref.com, notiamo come alla lista di squadra con la miglior percentuale nella trequarti avversaria, si aggiungano Arsenal e Real Madrid nelle prime posizioni (rispettivamente prima e seconda in Premier League e Liga). Entrambe hanno un possesso palla totale leggermente inferiore a Barcellona e Manchester City, ma molto superiore alla maggior parte delle rivali nelle proprie leghe.

La ricetta per creare una squadra perfetta non è ancora stata inventata e, nel caso succeddesse difficilmente verrebbe resa pubblica. Esistono tante ottime ricette, ognuna con delle differenze (in gran parte dovute al tipo di giocatori che si hanno in rosa) che, fortunatamente, non rendono le compagini tutte uguali. Una cosa però è ancora evidente nel calcio contemporaneo. Chi domina il possesso, spesso vince i campionati.