Il Napoli non ci sta: la strategia dopo la conferma dello 0-3 contro la Juve

Il presidente De Laurentiis
Il presidente De Laurentiis / Danilo Di Giovanni/Getty Images
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Ieri è arrivata la sentenza di primo grado della Corte d'Appello FIGC sul ricorso presentato dal Napoli dopo che il Giudice sportivo aveva inflitto la sconfitta 3-0 a tavolino contro la Juve con punto di penalizzazione annesso, ma è solo il primo gradino di una scala che sicuramente sarà lunga. La squadra partenopea non si era presentata a Torino lo scorso 4 ottobre per affrontare i bianconeri dopo che l'Asl Napoli 1 aveva imposto la quarantena ai tesserati azzurri dopo le positività al Covid di Piotr Zielinski ed Eljif Elmas.

Buffon la sera del 4 ottobre
Buffon la sera del 4 ottobre / Jonathan Moscrop/Getty Images

Con la conferma da parte del Giudice Sandulli sono arrivate anche le motivazioni della scelta, con parole forti come "scelta volontaria se non addirittura preordinata della società ricorrente" e "comportamento del Napoli teso a precostituirsi un alibi" con l'ultima spiegazione che non lascia spazio alle interpretazioni: "Palese violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità". Com'era facile immaginare il Napoli non ha nessuna intenzione di fermarsi e farà ricorso al Coni: Mattia Grassani, legale del club azzurro, farà leva sul fatto che la Corte non ha trattato il Napoli con equità viste le decisioni delle altre Asl che non hanno permesso ai calciatori di rispondere alle chiamate delle Nazionali. Se anche il Coni non riconoscerà le ragioni del club azzurro, Aurelio De Laurentiis farà sicuramente ricorso al Tar.

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis / Ivan Romano/Getty Images

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