Il Mondiale del 2034 in Arabia Saudita si terrebbe in estate o in inverno?
Seppur l'assegnazione non sia da considerare ancora ufficiale, il presidente della FIFA Gianni Infantino ha confermato di fatto che il Mondiale del 2034 si svolgerà in Arabia Saudita, unico paese fattosi avanti per ospitare l'evento. L'annuncio ha già scatenato diverse polemiche, soprattutto per le tempistiche piuttosto strette che hanno di fatto ostacolato la candidatura dell'Australia, ma ad alimentare i malumori nelle ultime ore ci hanno pensato le dichiarazioni di Yasser Al-Misehal, presidente della federcalcio saudita.
Già, perché una Coppa del Mondo in Medio Oriente pone un lecito quesito: quando si disputerà? Lo abbiamo già visto con il Qatar, che ha ospitato per la prima volta nella storia un Mondiale in inverno per via delle torride temperature estive, e con tutta probabilità con l'Arabia Saudita accadrà lo stesso.
Secondo Al-Misehal l'idea di far regolarmente giocare il Campionato Mondiale tra fine giugno e i primi di luglio non sarebbe così inverosimile. A detta sua: "Ci sono molte nuove tecnologie che permettono di raffreddare o climatizzare gli stadi, per non parlare del fatto che molte città del regno godono di un’atmosfera molto piacevole in estate”.
Ma è davvero così? Andando a rivedere le temperature registrate a Riyadh, capitale dell'Arabia Saudita, tra giugno e luglio si può notare come già alle 6 del mattino si sono registrati 30°, mentre a mezzogiorno si è passati addirittura a 42°. Nemmeno la sera ha portato un po' di refrigerio visto che anche alle 3 di notte il termometro ha indicato spesso 38°. Insomma, l'entusiasmo di Al-Misehal, così come di tutti i sauditi, è giustificato, ma probabilmente dovremo fare i conti con un altro Mondiale invernale.