Il Milan sogna in grande: entusiasmo lecito o prematuro?
La vittoria ottenuta nel derby contro l'Inter lancia il Milan al primo posto della classifica di Serie A dopo quattro giornate con dodici punti, la miglior difesa del campionato (una sola rete subita, quella contro i nerazzurri) e uno dei migliori attacchi (nove gol realizzati, per una media di due a partita). Numeri che rispecchiano il momento d'oro attraversato dalla squadra di Stefano Pioli, reduce da un precampionato alquanto faticoso a causa della fase di qualificazione all'Europa League 2020/21.
Nonostante un budget limitato in sede di mercato e le premesse di restare con i piedi per terra, questo Milan deve nutrire l'ambizione di sognare in grande e tornare tra le big del campionato italiano. Fermi tutti: non parliamo di Scudetto, obiettivo irrealizzabile per una serie di fattori che va dall'ampiezza della rosa alla presenza di individualità in grado di fare la differenza. La conquista di un posto in Champions League, però, non deve essere utopia.
Zlatan Ibrahimovic e compagni hanno dimostrato di poter giocarsela contro chiunque, senza badare a etichette né pregiudizi. L'ottimo inizio di stagione, inoltre, può permettere loro di acquisire consapevolezza nei propri mezzi e un discreto vantaggio numerico sulle dirette concorrenti all'Europa, punti che potrebbero tornare utili nei momenti di difficoltà (che sicuramente arriveranno nell'arco della stagione).
Un'euforia da coltivare e sfruttare specialmente in ottica Europa League. La fase a gironi non dovrebbe destare particolare preoccupazione al Milan, che punta al passaggio al turno successivo e, chissà, alla vittoria della coppa. Un'altra strada per accedere alla prossima edizione della Champions League.
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