Il Milan pronto a separarsi dall'Inter per la costruzione del nuovo stadio

Gerry Cardinale
Gerry Cardinale / Marco Luzzani/GettyImages
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Il progetto per il nuovo stadio di Milano in compartecipazione tra Inter e Milan rischia di naufragare definitivamente. Oltre tre anni di progettazioni, riunioni, votazioni per arrivare ad un nulla di fatto. Ad oggi, effettivamente, non è ancora chiaro se si potrà proseguire con il progetto che vedrebbe la costruzione del nuovo impianto a pochi passi dall'attuale Meazza per poi abbattere lo storico impianto milanese.

E proprio per questo motivo - come riporta La Gazzetta dello Sport - il Milan, la squadra più decisa ad avviare l'iter per la costruzione di un nuovo impianto all'avanguardia, starebbe valutando l'idea di staccarsi dall'Inter. Dietro questa decisione ci sarebbe diversi dubbi sulla volontà dell'attuale proprietà nerazzurra, con la famiglia Zhang incerta sulla permanenza al vertice del club. Infatti - proprio come successo al Milan con Li Yonghong - l'attuale proprietà interista deve restituire un prestito da quasi 300 milioni di euro al fondo Oaktree e se ciò non dovesse accadere, perderebbe la proprietà dell'Inter.

A questo punto il Milan potrà portare avanti singolarmente quattro idee. Per rimanere all'interno del Comune di Milano una delle ipotesi è quella dell'area La Maura, a due passi da San Siro, con la costruzione dell'impianto su terreni privati. E poi ci sono altre tre ipotesi che spingerebbero il club rossonero poco distante da Milano. Si tratta di Sesto San Giovanni (quella più concreta), San Donato e Rozzano.