Il Milan mescola le carte e conferma Pioli: cosa dovrebbe fare ora Ibrahimovic?
Stefano Pioli li ha abbracciati uno a uno, i suoi ragazzi, dopo la vittoria contro il Sassuolo. Un gesto di riconoscenza verso una squadra capace, dopo il lockdown, di cambiare volto e stravolgere i pronostici di qualche mese fa, che consideravano il Milan lontano da un piazzamento europeo in vista della prossima stagione. Pazzo Milan, direbbero i cugini nerazzurri rifacendosi al titolo del loro inno. Sì, ma anche pazza società perché nel giro di pochi mesi i rossoneri hanno vissuto sulle montagne russe dell'incertezza e dell'illusione, pensando che l'ennesimo anno zero con l'uomo dei miracoli, Ralf Rangnick, potesse cambiare il destino del club stesso.
Paolo Maldini e Frederic Massara hanno difeso la loro scelta fino alla fine, ossia di confermare Pioli per l'annata successiva. Non sembravano esserci margini di riuscita, ma l'amministratore delegato Ivan Gazidis ha deciso di cedere e fondare la figura del Milan sulla meritocrazia. È giusto così, parlano i numeri. E dietro il rinnovo del tecnico potrebbe celarsi un'altra bella notizia, che riguarda la permanenza di Zlatan Ibrahimovic.
L'attaccante svedese ha continuato a snobbare le domande sul suo futuro, dando priorità al campo e alle ultime partite della stagione. Non era contento della strana situazione che si è venuta a creare all'interno della società e del trattamento ricevuto da Pioli: ora, però, le cose potrebbero mutare in positivo. La conferma è nelle parole ricche di sorpresa al termine della gara del Mapei Stadium: "Ma davvero Pioli resta al Milan?".
Nelle prossime settimane ci sarà il tanto atteso incontro tra il suo agente Mino Raiola e la dirigenza, che punta a raggiungere un accordo con Ibra e basare su di lui le future mosse di mercato. Probabilmente le dichiarazioni del classe '81 sono esagerate ("Se fossi arrivato al Milan a settembre, avremmo vinto lo Scudetto") ma è sotto gli occhi di tutti l'impennata nei risultati e nelle prestazioni in campo della formazione milanista. Con Ibrahimovic, il Milan gioca meglio. E probabilmente, al netto delle frequenti arrabbiature, anche Ibrahimovic è più felice stando al Milan. Se 1+1 fa 2, non esistono motivi umani per dirsi addio.
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