Il Milan di Cardinale: le tappe necessarie per crescere ancora
Manca sempre meno al tanto atteso passaggio di consegne dal fondo Elliott a Gerry Cardinale. Il numero uno di RedBird Capital acquisirà il 99,93% delle azioni del Milan diventandone il proprietario a tutti gli effetti. Dopo il closing, però, il fondo gestito dalla famiglia Singer rimarrà all'interno del club con una partecipazione finanziaria, in quanto parte della cifra complessiva per l'acquisizione del club sarà raggiunta con un vendor loan, ovvero un prestito da parte del venditore, con tasso d'interesse che si aggirerebbe al 7%. Inoltre il fondo Elliott avrà la possibilità di mantenere 2 membri all'interno del Cda rossonero.
A primo impatto quella tra Elliott e RedBird puotrebbe sembrare una partnership più che una vendita, ma Cardinale, definito da molti il "drago della finanza", sa decisamente il fatto suo, essendo un "prodotto" della banca d'affari Goldman Sachs.
Gli obiettivi di Cardinale
Una volta completato il passaggio di consegne, Gerry Cardinale avrà il compito di portare avanti un modello societario rivelatosi virtuoso, come quello degli ultimi anni, proiettando il club verso una nuova dimensione economica e sportiva. Le partnership nella NFL, col Liverpool e con il Tolosa, che ha contribuito a riportare in Ligue 1, ne sono un esempio. Ma come? Con il Moneyball, un modello tanto caro agli statunitensi dove si acquistano giocatori perfettamente funzionali al progetto, individuati attraverso calcoli e scouting maniacale. Ogni acquisto è frutto di un processo decisionale lungo e accurato, nel quale non viene sprecato nemmeno un dollaro (o euro). Tutto lascia credere che sarà così anche per il Milan.
Dai rinnovi di Maldini e Massara alla questione stadio
Il numero uno di RedBird ha ritenuto fondamentale ripartire da Maldini e Massara, ai quali avrebbe dato garanzie in termini di investimenti e operatività anche, e soprattutto, in ottica futura.
Il consolidamento del percorso di crescita di un club passa sicuramente anche da uno stadio gestito privatamente. La situazione stadio è tra le più "spinose" in casa Milan, ma con l'opzione, non chissà quanto remota, di costruire il "nuovo San Siro" indipendentemente dai cugini nerazzurri.
Servirà presentarsi bene ai tifosi anche con colpi importanti, confermando i "pezzi pregiati" che i rossoneri hanno già in casa. Ovviamente ogni riferimento va al rinnovo di contratto di Rafael Leao, questione che tiene sempre più sulle spine i tifosi, i quali sperano in un epilogo diverso da quello che ha visto protagonisti Donnarumma, Calhanoglu e Kessié.
Insomma, quella di Gerry Cardinale sarà un'agenda impegnativa su più fronti: economico, sportivo e riguardante la questione stadio, che necessiterà certamente di più tempo.
Parola d'ordine: discrezione. A lui non piace dare nell'occhio ma preferisce rimanere in silenzio e nel totale rispetto dei ruoli. Come nel giorno dei festeggiamenti dello Scudetto in cui, in una foto che lo ritraeva "in borghese" e con il pollice in su, sembrava un tifoso qualunque; ma in realtà si trattava di quello che sarebbe diventato il nuovo proprietario proprio della squadra per la quale stava festeggiando. Discrezione, appunto.
Il Milan si appresta a cominciare un nuovo corso, nel segno della continuità già tracciatà ma con obiettivi diversi, puntando a qualcosa di più grande. Nel segno di Gerry Cardinale.
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