Il Milan deve investire su Botman o è meglio farlo in altri reparti?
Vincere o perdere a fine stagione poco importa (in questo caso), quella del Milan sarà comunque una pazza estate. I rossoneri nelle prossime settimane si giocheranno in 270' tutto il lavoro svolto nell'arco di questo campionato, dove insieme ad Inter e Napoli si è dato vita ad uno dei combattimenti più intriganti ed appassionanti per la vetta della Serie A degli ultimi anni. Nel frattempo, le voci relative ad un imminente cambio di proprietà in casa rossonera diventano giorno dopo giorno più intense, lasciando volare la mente già alla prossima sessione di mercato.
Sarà possibilmente un calciomercato infuocato quello del Milan, che sia sotto la guida di Investcorp o della neo entrata in gara RedBird Capital Partners. La società americana è l'ultimo grande nome ad essere stato accostato ai rossoneri, che guardano con interesse ora su più fronti. La speranza dei tifosi rossoneri resta quella di finalizzare il prima possibile il cambio di proprietà, affidandosi così a grandi investitori in grado di permettere al duo Maldini - Massara di tornare in attività con tutta la prepotenza del caso. Le qualità dei due dirigenti si sono intraviste anche con budget ridotti, basti pensare alle trattative che hanno portato alla formazione della nuova coppia difensiva Tomori - Kalulu.
Con un potenziale economico maggiore avanza subito il punto di domanda: dove il Milan dovrà investire per fare un ulteriore passo in avanti? La prima risposta è rapida ed immediata: in difesa. I rossoneri arrivano alla stagione 2022/2023 con due grandi dubbi nel pacchetto arretrato, che portano i nomi di Simon Kjaer e Alessio Romagnoli. Il danese è fuori dallo scorso mese di dicembre, quando la rottura del legamento crociato anteriore sinistro (con interessamento del collaterale mediale) rimediata dopo 4' a Genova lo ha obbligato all'intervento. Terminata la riabilitazione ed il recupero successivo delle attività, Kjaer tornerà a prendere possesso della sua maglia numero 24, ma resta l'interrogativo. Le condizioni al ritorno di Simon non sono una certezza e l'età anagrafica, 33 anni compiuti lo scorso marzo, non è dalla sua parte.
Capitolo diverso è, invece, quello di Romagnoli. L'ex capitano del Milan sembra indirizzato verso l'addio ai rossoneri, nonostante il Corrieri dello Sport apri ad un clamoroso rinnovo dopo il mancato accordo con la Lazio. La sua partenza lascerebbe un vuoto nella retroguardia di Pioli (che si tratti del ruolo di terzo o quarto centrale) che difficilmente potrebbe andare a Gabbia, il quale nelle presenze concessegli dal tecnico non ha mai convinto al 100%. Un addio di Romagnoli ed un Kjaer appena ritornato da un delicato intervento giustificherebbero e non poco un deciso investmento in difesa, regalando ai tifosi del Milan un centrale roccioso da affiancare a Tomori. Tutti gli indizi portano così ancora a Botman del Lille, seguendo una storia d'amore che il prossimo luglio potrebbe finalmente diventare realtà.
L'acquisto del centrale olandese ora militante in Francia permetterebbe di creare una linea difensiva giovane, ma con una buona esperienza (anche internazionale). E qui entra in gioco il secondo quesito: è necessario investire su Botman nella prossima sessione di mercato? Qui possiamo rispondere con un bel ni, perché ci sono diversi fattori da prendere in considerazione.
Acquistando il centrale olandese il Milan avrebbe la possibilità di completare definitivamente il pacchetto arretrato (potendo contare sulla linea composta da Maignan, Kalulu, Tomori, Botman e Theo), primo fattore per eccellere nuovamente in Italia e per porre così una nuova base verso il futuro. Ciononostante, questo non deve far dimenticare come in avanti ci sia ancora tanto su cui lavorare. L'addio di Kessié e le prestazioni decisamente altalenanti del duo Messias - Brahim Diaz obbligano la dirigenza a dover prendere dei provvedimenti. La soluzione certamente non può essere solo il ritorno dal prestito al Bordeaux di Yacine Adli, c'è bisogno di trovare un colpo da 90 che possa dare finalmente la continuità cercata tra le linee di centrocampo e attacco. Il reparto offensivo, inoltre, mostra come il tandem Ibrahimovic - Giroud non sempre funzioni e con lo svedese più vicino al ritiro c'è bisogno di una nuova pedina, giovane e di valore a cui far ereditare il peso del reparto offensivo milanese. In ballo, oltre ai nomi di Origi e Belotti, si è aggiunto quello di Joao Felix, ma tutto ha un costo in questo cerchio.
Sono, dunque, diversi i settori dove Maldini e Massara potranno e saranno chiamati a mettere mano. Botman resta l'idea più concreta, anche in vista dell'addio di Romagnoli. Dal centrocampo in su c'è, però, tanto da lavorare. Tutto girerà attorno a quella che sarà la futura proprietà del Diavolo.
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