Il mercato, l'obiettivo Champions e Locatelli capitano: Allegri verso Juve-Cagliari

Allegri in conferenza stampa in vista dell'impegno dei bianconeri contro il Cagliari.
Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / Insidefoto/GettyImages
facebooktwitterreddit

La Juventus vive un buon momento, è protagonista di una striscia positiva segnata dall'ottimo rendimento difensivo ed è ad appena due punti dall'Inter capolista. Massimiliano Allegri, tecnico bianconero, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida di domani contro il Cagliari di Ranieri. Queste le parole di Allegri sul momento della squadra, sulle scelte di formazione e sugli obiettivi stagionali:

Momento positivo: "Importante sotto tutti i punti di vista. Chiude il ciclo pre sosta, che è difficile. E anche per la classifica. I punti di domani servono ad allungare o mantenere i punti di vantaggio sulla quinta" riporta IlBianconero.

Chi sarà capitano: "Sarà Locatelli. Fresco di rinnovo. Gli diamo un bel premio".

Massimiliano Allegri, Manuel Locatelli
Locatelli e Allegri / Jonathan Moscrop/GettyImages

Il turnover: "Continuerà a giocare Szczesny. Non giocando le coppe abbiamo molte partite in meno, c'è più recupero. Perin è veramente di alto livello, sarà un anno un po' più difficile perché giocherà meno. Tutti dobbiamo lavorare per far sì che la Juve giochi in Champions".

Le scelte in difesa: "Domani partirà Gatti, non possiamo fare calcoli. Domani è la partita più importante. Il Cagliari è molto pericoloso, Ranieri in panchina non ti dà vantaggi. Non è poco. Ha giocatori davanti che hanno velocità e tecnica. Petagna e Pavoletti danno fisicità. Domani sarà difficile, bisognerà avere molta pazienza. Bisognerà fare una partita di tecnica e soprattutto non perdere la cosa più importante: la compattezza di squadra. L'errore dietro l'angolo è quello di strafare. Domani non c'è da strafare, ma fare la normalità. Quando finisce la partita serve portare a casa i tre punti".

Juve-Inter: "La partita col Cagliari è difficile, non tanto perché abbiamo l'Inter e prima la sosta. Abbiamo un periodo di risultati importanti, può abbassare l'attenzione e l'energia. E' una partita importante di campionato. Va affrontata con serenità, umiltà e rispetto, senza pensare a ciò che sarà tra 15 giorni. Importante la partita di domani, sennò buttiamo quanto fatto nelle ultime partite".

Il segreto del momento: "Il calcio non è una scienza esatta. Tutti gli anni sono diversi. Quel che dico e credo è che sia un gruppo di ragazzi straordinario, stanno facendo bene, l'obiettivo però è fine stagione. Lavoriamo col profilo basso, facendo forza sui nostri limiti, dopo la sosta rientrerà Alex Sandro. Weah rientrerà anche dopo la sosta"

Sul mercato: "Non abbiamo parlato con la società. Ora conta il gruppo di giocatori coeso, granitico, lavoriamo per essere ancora più forti. La forza di questo gruppo sono quelli che non giocano. Tengono l'intensità alta in allenamento e bisogna concentrarsi su questo. Del futuro non si sa cosa succede, conta tenere umiltà e rispetto del Cagliari che domani ci verrà a dare filo da torcere".

Scelte di formazione: "Al posto di Rabiot? Abbiamo Locatelli, McKennie, Miretti, Nicolussi più Nonge. Cresciuto molto nell'ultima settimana. Devo ancora decidere davanti, stanno tutti bene, ma chi gioca e chi entra dà il proprio contributo. Come a Firenze, fino al 65' hanno lavorato bene Chiesa e Kean. Poi c'era bisogno di Vlahovic e Milik, sono entrati molto bene. Bisogna andare avanti con questo spirito, mettere da parte gli obiettivi personali al servizio della squadra".

feed

Il passato e il Cagliari: "Cambiato? Sono cambiato sicuramente. Quando uno si guarda e con le foto vecchie... Non le guardo mai, sono vecchie ma ti lasciano un po' di tristezza addosso. Sono cambiato. Come giocava quel Cagliari? Avevo la fortuna di allenare un Cagliari dove mi sono divertito molto, con giocatori bravi. Normale, sono cambiato, sono cambiati i giocatori. Ho fatto dei salti in avanti allenando 4 anni il Milan e 8 la Juventus. Cresce, devo cercare di migliorare. Ma non è una differenza di gioco, ogni anno è diverso dall'altro. Non c'è mai stato un anno davvero uguale all'altro. Ho dei ricordi straordinari di Cagliari, amici. Due anni da allenatore e da giocatore 3 anni, 5 anni straordinari".

Su Danilo: "Stiamo attenti. Quello che ha avuto è una cosa profonda, essendo profonda ci sono rischi maggiori. Facciamo un passo alla volta. Se rientra con l'Inter, tanto meglio. Altrimenti preferisco posticipare il rientro".

Italiane in Europa: "Non so cosa sia successo in Europa. In Italia si tende a sminuire il valore che abbiamo. Le italiane hanno sempre fatto bene in Europa, poi può andare meglio o peggio. Le italiane stanno facendo bene. Ecco perché dobbiamo avere l'obiettivo di rientrare in Champions, che è uno stimolo e una vetrina importante a 360 gradi".