Il mercato del Milan per la stagione 2020-2021: quest'organico può definirsi completo per lo Scudetto?
Quest'anno c'è stata una sola squadra che ha davvero invertito positivamente il proprio cammino, ovvero il Milan di Pioli: un club che ha acquistato sicurezza, stabilità, metodo e continuità, ma soprattuto giocatori validi che hanno alzato il livello di una tra le realtà più solide ed efficienti di questo campionato. Già ad inizio stagione sono giunti a Milano giovani interessanti come Brahim Diaz, Jens Petter Hauge, Diogo Dalot e Sandro Tonali. Parallelamente il Milan si è liberato di alcuni giocatori dubbi come Lucas Paquetà, Giacomo Bonaventura, Lucas Biglia, Ricardo Rodriguez, Diego Laxalt e Alen Halilovic producendo un taglio al monte ingaggi di 10,54 milioni di euro lordi.
Con la seconda sessione di mercato (quella invernale), il Milan ha dimostrato di pensare concretamente allo Scudetto e a forgiare una squadra competitiva che punti a obiettivi importanti. Tra i nuovi arrivati Fikayo Tomori, difensore in prestito dal Chelsea che detiene una qualità fondamentale per il nuovo Milan: l'aggressività. La squadra rossonera dovrebbe continuare ad insistere per un centrale di difesa, e più volte si è nominato Mohamed Simakan, il francese classe 2000 che però dovrebbe rimanere allo Strasburgo fino a fine stagione. Per quanto riguarda i terzini, il Milan ha scelto di lasciare andare Andrea Conti, potendo però contare sulle ottime prestazioni di Calabria e Kalulu, i due giovanissimi dalle pagelle immacolate.
Al centrocampo, dopo il rinforzo di Meitè in prestito dal Torino, il Milan necessita ancora di un centrocampista arretrato alla qual possa essere affidata la costruzione del gioco, compito per il quale Rade Krunic non si è dimostrato all'altezza e secondo quanto detto dalla dirigenza, proprio quest'estate il giocatore bosniaco dovrebbe lasciare la squadra. Sulla trequarti, Hakan Calhanoglu è ormai un giocatore stabile, un 'assicurazione che lo rende imprescindibile per Pioli. Brahim Diaz nonostante la giovanissima età si è dimostrato un elemento di personalità, in grado di gestire palla e di restituire fiducia al suo Mister, tuttavia per il suo cartellino si prevedono trattative non facili con il Real Madrid, che non lo lascerà andare via facilmente.
Acquisto più scenografico di questa sessione di mercato: Mario Mandzukic, che non è solo il vice Ibra che si aspettava da tempo. Il croato, che nelle stagioni passate alla Juventus ha dimostrato tutte le sua capacità: giocatore in grado di proteggere palla e far salire la squadra, nonché valido nel gioco aereo e combattivo. Tra gli altri motivi che hanno spinto la società ad acquistare Mandzukic, anche l'aspetto psicologico gioca un ruolo fondamentale. L'attaccante croato possiede una mentalità vincente e un'esperienza che lo rendono un punto di riferimento di vitale importanza per la rosa. Interessante anche la possibilità di vederlo giocare come esterno di sinistra.
In conclusione, nonostante alcune debolezze che si possono ancora intravedere nella formazione, il Milan ha prodotto un calciomercato funzionale e adatto ai suoi obbiettivi, che punta ancora all'integrazione di giocatori, sopratutto nel reparto arretrato, ma che lavora incessantemente sul perfezionamento dell'organico.
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo del Milan e della Serie A.