Il grido d'allarme (economico) del calcio europeo
L'emergenza Coronavirus sta mettendo in ginocchio le finanze dei maggiori campionati europei. Serie A, Liga, Premier League, Bundesliga e Ligue 1 lottano contro l'incertezza della stagione 2020/21, che potrebbe non essere portata a compimento causando ingenti perdite sia alle Federazioni sia ai club che ne fanno parte. Perdite che si stanno manifestando anche in corso d'opera per molte società, costrette a ridurre stipendi dei calciatori e costi gestionali per via delle mancate entrate da botteghini e pubblicità.
Italia e Spagna hanno tirato le prime somme. Da febbraio a dicembre la Serie A perderà 600 milioni di euro, di cui 400 di ticketing e 200 di sponsor. Più elevato il danno economico per la Liga, che necessita di 490 milioni di euro per poter concludere serenamente il campionato. Cifra quasi raddoppiata se il Covid-19 dovesse avere la meglio.
Maggiormente complicata la situazione relativa a Inghilterra e Germania, con Premier League e Bundesliga desiderose di terminare la stagione per evitare un abbassamento dei ricavi di circa un miliardo di euro. Per non parlare della Francia: in Ligue 1 gli introiti sono minori rispetto agli altri quattro campionati e la sospensione forzata della stagione 2019/20 (con l'assegnazione del titolo al Paris Saint-Germain) ha già provocato una ferita insanabile nel medio-lungo periodo. Un altro stop metterebbe a serio rischio la sopravvivenza di molti club transalpini.
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