Il Governo mette il vincolo su San Siro: Inter e Milan passano al piano B?
Sono passati ormai tre anni da quando Inter e Milan hanno presentato al Comune di Milano un progetto congiunto per l'abbattimento di San Siro e la costruzione di un nuovo impianto. Secondo le due società, il Meazza è obsoleto ed è quindi opportuno buttarlo giù per costruire uno stadio più nuovo e conforme alle esigenze del pubblico. Tuttavia, adesso nerazzurri e rossoneri dovranno fare i conti con un enorme ostacolo sul loro cammino.
Già, perché in questi tre anni nerazzurri e rossoneri hanno completato tutti gli step burocratici che quest'opera richiede. L'unica documentazione mancante è la delibera della Giunta di Palazzo Marino che, però, ancora non è arrivata e probabilmente non lo farà mai. Questo perché, come si evince dalle parole del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, il Governo non intende far abbattere San Siro.
Sgarbi ha infatti dichiarato che apporrà un vincolo relazionale al Meazza e che farà di tutto per applicare anche quello monumentale che si attiva dopo 24 anni, ovvero nel 2024 nel caso della Scala del Calcio. Inter e Milan non possono fare altro che aspettare l'evoluzione della situazione ma dopo tre anni passati a compilare scartoffie e a ricevere permessi la pazienza si sta esaurendo.
Ecco perché i due club potrebbero passare al piano B. L'alternativa più credibile rimane quella di Sesto San Giovanni che già in passato, attraverso le parole del suo Sindaco, ha aperto le porte a entrambe o anche solo una delle due squadre milanesi, proponendo l'ex area industriale Falck come possibile terreno per far sorgere il nuovo impianto.