Il Gallo Belotti canta il risveglio
"Prima che il Torino si svegli il Gallo canterà quattro volte". Parole messianiche ad indicare che nonostante l'avvio disastroso della squadra di Giampaolo, Andrea Belotti è già a quota 4 centri in campionato.
Questa è la storia di un Gallo che per un po' ha perso la voce, ma che ora sembra voglia tornar a cantare. Lui è Andrea Belotti la stella del Torino e talento italiano. Nasce a Calcinate in provincia di Bergamo il 20 Dicembre del 1993. Dopo aver mosso i primi passi all'oratorio, sostiene un provino con l'Atalanta, ottenendo però un "no" come risposta. Vira dunque all'AlbinoLeffe, dove farà una buona impressione, concludendo l'ultima stagione con 12 reti stagionali e record di presenze.
Nel 2013 passa in prestito al Palermo in Serie B. Già alla prima stagione riesce ad ottenere con la squadra la promozione in Serie A. Verrà impiegato in tutte le partite raggiungendo il massimo delle presenze anche in questa esperienza. Dopo qualche presenza in A con sempre con la maglia rosanero, il Torino decide di acquistarne il cartellino nel 2015 per circa 7,5 milioni di euro.
Arriva nel capoluogo piemontese con la "cresta bassa" di chi tuttavia non è esperto della massima serie. Ma essendo il talento svincolato dall'esperienza, Belotti condurrà comunque una buona stagione segnando 12 goal e facendosi notare per le sue caratteristiche. La svolta arriva l'anno seguente, quando già alla seconda partita contro il Bologna siglerà una tripletta. La prima di una serie di marcature, visto che a fine campionato con 26 reti in 35 partite il Gallo sarà non solo il bomber della squadra ma addirittura il terzo marcatore a livello nazionale.
Prestazioni e numeri che gli regaleranno anche la fascia da Capitano del Toro. I riflettori si accendono dunque sul giovane proveniente dalla LegaPro, che mette in mostra un tiro potente con entrambi i piedi e abilità nel gioco aereo. Nonostante le parvenze, il Gallo spicca per velocità ed accelerazione che gli conferiscono un'intelligenza tattica ed un grande fiuto del goal. Il tutto unito allo spirito di sacrifico e all'umiltà che fanno di Andrea Belotti un Gallo "dal cuore d'oro".
""Quando ho detto che mi ricordava terribilmente Shevchenko molti mi hanno preso in giro […]. Ho avuto la fortuna di allenarlo, sapevo quello che sarebbe potuto diventare. Ha una caratteristica ben precisa, vive per il gol, e tutto quello che fa lo fa con veemenza e voglia, ha il veleno addosso. Quando lo vedi magari non gli dai mille lire, perché appare scoordinato, ma poi ti accorgi che non gli manca nulla, ha forza, cattiveria, stacco di testa e centra sempre la porta. È un giocatore completo""
Così lo ha descritto Gennaro Gattuso, che a quanto pare non è l'unico ad aver visto in Belotti qualcosa di grande o se si vuole di particolare. Il valore dell'attaccante, lo porterà a raggiungere anche la convocazione in Nazionale con l'allora CT Ventura nel 2016.
Gli infortuni rimediati nel corso del 2018 condizionano sicuramente il rendimento del gallo, costretto a stare fuori per parecchie partite. Ma, anche grazie alla Nazionale e all'Europa League, Belotti si è fatto conoscere in Europa risultando uno dei talenti più apprezzati del nostro paese. E ora che sembra aver messo da parte gli acciacchi è già arrivato a segnare 4 goal in 4 partite, in una stagione dove il Torino sembra non essere ancora sceso in campo. Chissà forse il Toro sopito ha bisogno di esser destato e chi meglio di un Gallo può cantare il risveglio.
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