Il fallimento di Svezia e Norvegia nonostante i campioni
Non ci saranno al prossimo Europeo in Germania, questa è ormai una notizia datata. Norvegia e Svezia guarderanno da casa la prossima competizione continentale per Nazionali, nonostante un livello più alto di tante altre partecipanti. Se ci soffermiamo sui valori di mercato riscontrabili sul database transfermarkt, le due selezioni figurano rispettivamente al nono e al dodicesimo posto della classifica UEFA, con valutazioni di 366 e 344 milioni circa. Cifre di gran lunga superiori a quelle delle Nazionali che hanno preso il loro posto nella fase a gironi di Euro 2024, qualificandosi direttamente o attraverso i Playoff.
Numeri che sorprendono in relazione ai risultati sportivi. La Norvegia, a novembre scorso, ha concluso il proprio gruppo di qualificazione dietro a Spagna e Scozia, con 6 lunghezze di differenza rispetto alla Nazionale di Lewis Ferguson. Ha segnato 14 volte in 8 partite, subendo 12 gol, e vedendosi negare gli spareggi a causa del rendimento scadente nella UEFA Nations League 2022-23.
Discorso simile e in parte ancor più grave per la Svezia, che ha concluso il gruppo F dietro a Belgio e Austria con le medesime statistiche relative ai gol, e che in nella UEFA Nations League ha subito addirittura la delusione della retrocessione. Nell'edizione 2024-25 la Nazionale gialloblu parteciperà soltanto alla Lega C.
Attacchi stellari
Mentre Nazionali come il Belgio hanno cominciato a fare i conti con la perdita di diversi elementi cruciali della propria generazione d'oro, e altre come Italia e Spagna stanno attraversando periodi di svolta rispetto al passato recente, qual è la situazione delle sopracitate Svezia e Norvegia?
Il passato svedese, almeno se prendiamo il XXI secolo, è dipeso in gran parte dallo strapotere offensivo del leggendario Zlatan Ibrahimovic, capace di cambiare da solo il valore di un'intera Nazionale con gol iconici e prestazioni esaltanti. La Svezia negli ultimi anni ha toccato il picco dei Quarti di Finale al Mondiale del 2018, fermandosi invece agli Ottavi per quanto concerne gli Europei del 2020 (giocati nel 2021).
Poi il ritiro di Ibra, assente in entrambe le competizioni, e l'emergere di un talento offensivo che poche Nazionali possono vantare. Se sommiamo i valori di mercato di un possibile tridente atipico della selezione svedese arriviamo a superare i 200 milioni di euro di valutazione. La fantasia affidata a Dejan Kulusevski (55 milioni) del Tottenham, il cinismo e i gol all'attaccante del Newcastle Aleksander Isak (70 milioni) e alla rivelazione dello Sporting Lisbona Viktor Gyokers (55 milioni). Tre stelle dela calcio contemporaneo che probabilmente si ritroveranno tutti in Premier League nella prossima stagione, attaccanti di un livello talmente elevato da garantire i risultati minimi della qualificazione alle prossime competizioni internazionali.
Per la Norvegia il talento offensivo è ancora più straripante. Non serve menzionare i giovani Bobb e Nusa, talenti emergenti nati dopo il 2002, o Strand Larsen e Sorloth, che assicurano una mole di gol discreta, perché la responsabilità dell'attacco norvegese appartiene ad altri. A due dei calciatori più decisivi di Arsenal e Manchester City, due degli interpreti attualmente più forti al mondo nei rispettivi ruoli: Martin Odegaard ed Erling Haaland.
È talmente rara la presenza simultanea di campioni così importanti in due reparti differenti che la Nazionale della Norvegia non può permettersi di non sfruttare al massimo questo evento. È almeno un biennio che i due lottano testa a testa per la Premier League, con stagioni individuali esaltanti al punto da classificarli tra i migliori 30 anche nella classifica del Pallone d'Oro (Haaland 2°, Odegaard 28°). Sul primo si discute addirittura se sia l'attaccante più forte in circolazione, sul secondo ci sono pochi dubbi sul fatto che rientri almeno tra i primi cinque trequartisti al mondo.
Riusciranno la Nazionale svedese e quella norvegese a riscattarsi nel prossimo futuro?