Il Derby d'Italia si gioca su L'Insider: intervista doppia ai due ex Riccardo Ferri e Alessio Tacchinardi

In vista del Derby d'Italia, in programma questa sera a San Siro a partire dalle ore 20:45, L'Insider, il blog di Betway, ha intervistato due grandi ex di Inter e Juventus, si tratta di Riccardo Ferri e Alessio Tacchinardi. Un'intervista doppia dove i due ex calciatori hanno commentato i loro derby vissuti da giocatori e l'attuale situazione delle due squadre. Dal confronto tra Conte e Pirlo, passando per la sfida sul campo tra Cristiano Ronaldo e Romelu Lukaku.
Non sono mancate le opinioni su alcuni casi caldi nelle due formazioni, come quelle che vedono coinvolto Eriksen e Dybala. Insomma, tanta carne al fuoco.
Cosa significa per il Derby d'Italia?
Ferri: "Una partita con una posta in palio molto alta. Una di quelle gare che somigliano molto ad un esame importante. Una di quelle gare che focalizzi appena esce il calendario".
Tacchinardi: "È una partita fantastica, che si prepara da sola perché vai a giocare con altri grandissimi giocatori. La competizione è altissima e la partita è molto sentita. Le due società hanno voglia di superarsi sempre l'una con l'altra".
Il ricordo più bello dei tuoi derby.
Ferri: "11 novembre 1984. Realizzai il mio primo gol in Serie A e in quell'occasione marcavo Platini. Una partita, a mio avviso, straordinaria per come l'ho disputata, quindi ho un ricordo indelebile".
Tacchinardi: "Essendo stato fin da ragazzino tifoso della Juventus, la partita speciale era veramente questa. Quindi dico 14 aprile 2001 quando realizzai anche il mio primo gol in un Derby d'Italia e vincemmo la partita 3-1".
E il ricordo più brutto?
Ferri: "Il 24 marzo 1985. 3-1 per i bianconeri. Alla fine di quella stagione il Verona vinse lo Scudetto, con noi terzi e l'ottimo Torino secondo in classifica".
Tacchinardi: "Quel famoso Juve-Inter del fallo di Iuliano su Ronaldo, c'era o non c'era. La partita venne vinta da noi e quindi teoricamente dovrebbe essere un ricordo bello, ma la settimana prima presi un cartellino giallo da diffidato, non potendo quindi giocare quella partita".
Il giocatore più forte affrontato in un derby?
Ferri: "Se devo fare un solo nome dico Platini perché era un giocatore difficile da marcare".
Tacchinardi: "Se devo prendere un solo giocatore che mi ha impressionato è sicuramente Ronaldo, il Fenomeno".
Chi è la favorita per lo Scudetto?
Ferri: "Vedo una corsa a tre. Il Milan è sicuramente la squadra che ad oggi ha più continuità, per gioco ed espressione del proprio gioco. L'Inter gioca a corrente alternata, ha potenziale per ribaltare qualsiasi pronostico e non dimenticherei la Juventus perché non posso immaginare che il club bianconera possa pensare di rinunciare di essere competitiva fino alla fine del campionato".
Tacchinardi: "È un campionato equilibrato, bello, purtroppo manca il pubblico. Se lo giocano diverse squadre. La mia favorita, ad oggi, è ancora la Juventus".
Cosa pensi degli sfoghi di Antonio Conte?
Ferri: "È un allenatore sanguigno. Ha usato toni forti nel recente passato. È un allenatore che ha dato una identità alla squadra, ha dato senso di appartenenza e anche all'ambiente. Mi piace l'atteggiamento della squadra che riconosce in lui un leader che si identifica in lui e che ha dimostrato, soprattutto l'anno scorso, che con il carattere e la determinazione la squadra è comunque arrivata al secondo posto in Italia e in finale di Europa League. Credo in lui".
Tacchinardi: "I suoi sfoghi è perché è nel suo carattere. Vuole portare la società al massimo della competizione, al massimo delle vittorie. È una persona molto esigente, un allenatore fantastico. Vuole trasmettere il DNA che ha avuto alla Juventus vuole portarla ovunque ma all'Inter manca un pezzettino; quindi questi sfoghi sono dovuti alla sua voglia di portare il club ai massimi livelli".
Cosa pensi delle critiche a Pirlo?
Ferri: "Oltre ad essere stato un grande giocatore è anche una persona molto intelligente. Avrà messo in preventivo qualche critica al momento della firma con la Juventus, in caso di rendimento non costante. È chiaro che la Juve sta attraversando un periodo non esaltante sia dal punto di vista dei risultati che del gioco, quindi è normale che ci siano delle critiche che vadano a piovere sulla figura dell'allenatore della Juventus".
Tacchinardi: "Non sono d'accordo. Andrea sta facendo un percorso molto difficile. A me piace la sua tranquillità e la sua gestione della pressione. Sto con Pirlo. Non sono d'accordo con le critiche. Lui abbia qualcosa di speciale, ci stanno degli errori ma secondo me farà bene".
Cosa ne pensi dell'eliminazioni dell'Inter in Europa?
Ferri: "È indubbio che l'eliminazione dalla Champions League è pesata molto a tutto il popolo nerazzurro e manca ancora qualcosa per il salto di qualità in questa competizione. Ma tutto ciò può essere uno sprone per vincere questo campionato e questo potrebbe cancellare una macchia che pesa molto sulla stagione".
Tacchinardi: "È stata una mazzata perché l'Inter con gli acquisti estivi non poteva uscire così male e con rimpianti e quindi le critiche penso siano giuste. È vero che c'è sempre un percorso di crescita ed è anche vero che il girone non era facilissimo ma l'Inter per la sua storia poteva fare meglio".
Cosa ne pensi di Eriksen?
Ferri: "Ha dimostrato in passato di avere dei colpi da grande calciatore. All'Inter non è riuscito a ritagliarsi uno spazio, frutto anche del lavoro settimanale che probabilmente non ha convinto l'allenatore. Da Eriksen ci si aspetta qualcosa in più dagli altri, probabilmente ci sono calciatori che non riescono ad adattarsi in determinanti ambienti e magari cambiando aria avrà la possibilità di mettere in mostra le sue qualità".
Tacchinardi: "All'inizio ero pro Eriksen, pensavo che non giocasse nel suo ruolo; poi con il passare del tempo sono andato più dalla parte di Conte perché il danese doveva dare di più quando chiamato in causa".
Cosa ne pensi del "caso Dybala"?
Ferri: "Non penso esista un caso Dybala. È andato incontro ad una stagione difficile dal momento che ha preso il Coronavirus e ha avuto grandi difficoltà a recuperare forma fisica, in più aggiungerei l'arrivo di Morata che ha tolto spazio lì davanti. Quindi Dybala deve convincere Pirlo e soprattutto se stesso che può ancora far fare il salto di qualità e riconquistarsi un posto in squadra".
Tacchinardi: "Secondo me non c'è. Indipendentemente dal contratto ma non vedo un caso Dybala. È un giocatore forte che ha avuto diversi problemi fisici durante la stagione. Lo scorso anno è stato nominato miglior giocatore della Serie A e se viene scelto per un premio così vuol dire che in campo ha fatto tanto tanto tanto bene. Ha bisogno di continuità e di un piccolo salto mentale per superare anche queste difficoltà".
Chi scegli tra Conte e Pirlo?
Ferri: "Per ora Conte ma sono sicuro che Pirlo ha tutte le qualità per diventare un grande allenatore".
Tacchinardi: "È un confronto che in questo momento qua non è facile. Antonio Conte sta facendo la storia del nostro calcio, non solo in Italia che all'estero; mentre Pirlo non ha mai praticamente allenato. Scelto Conte, però Pirlo ha qualcosa di speciale".
Chi scegli tra Cristiano Ronaldo e Romelu Lukaku?
Ferri: "Scelto CR7 ma uno come Lukaku lo vorrei sempre nella mia squadra che perde il confronto solo con Messi e Cristiano Ronaldo ma lo vedo molto vicino a tutti gli altri".
Tacchinardi: "Sono due giocatori fondamentali per le due squadre. Oggi Lukaku mi sembra più decisivo per l'Inter. È anche vero che la Juve senza Ronaldo è dura... Se dovessi scegliere un giocatore, non potrei non prendere CR7 per tutto quello che ha fatto e quello che continua a fare".
Chi scegli tra Lautaro Martinez e Paulo Dybala?
Ferri: "Scelgo Lautaro perché quest'anno è un giocatore più costante rispetto a Dybala, perché è più giovane e scelgo lui perché ha caratteristiche particolari per un attaccante. È un attaccante completo che tutti vorrebbero avere in squadra".
Tacchinardi: "Due bei giocatori. Due giocatori che preferiscono giocare con una prima punta vicino. Scelgo Lautaro perché mi sembra che negli anni crescerà ancora però mi piace tantissimo anche Dybala".
Chi scegli tra de Vrij e Bonucci?
Ferri: "Sicuramente de Vrij perché incarna quella che è la figura del centrale difensivo, forte soprattutto nell'uno contro uno dove Bonucci sicuramente perde la sfida".
Tacchinardi: "Due difensori di grande carisma però tra i due preferisco Bonucci".
Perché il Derby d'Italia non ha paragoni con gli altri?
Ferri: "Perché la Juventus ha vinto più di tutti in Italia ed è indubbio che tutte le squadre vorrebbero batterla e l'Inter è stata sempre la sua rivale e nella storia recente alcune sfide hanno rafforzato il concetto di rivalità e antagonismo e ha un sapore diverso rispetto alle altre sfide".
Tacchinardi: "Questa partita è inspiegabile. Giocare nella Juventus hai veramente un rapporto con Torino particolare, dove ti lasciano vivere serenamente e le partite sono sentite il giusto. Ma quella con l'Inter, viene sentita tantissima e l'ambiente di carica per tutta la settimana. È la partita che ha fatto la storia".
Chi vince tra Inter e Juventus?
Ferri: "La squadra che esprimerà il miglior calcio sul campo, secondo me, vincerà la partita. Naturalmente l'Inter!".
Tacchinardi: "Per me la Juve ha la forza per poter battere l'Inter. Quindi favorita la Juventus, peccato che manchi il pubblico. Due grandi squadre ma la mia favorita è la Juventus".
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