Il Coronavirus cambia il mercato della Juve: rivoluzione tetto ingaggi, saltano i grandi colpi?
Il Coronavirus cambia il calciomercato. Ci sarà sempre meno denaro liquido e i club dovranno trovare nuovi modi per rinforzare le rispettive rose e far quadrare i bilanci. Servono quindi contromisure, immediate, che abbiano effetti benefici sul medio e lungo periodo.
Secondo il Corriere dello Sport in edicola oggi, la Juventus, che ha già fatto da apripista per il taglio degli stipendi risparmiando 90 milioni di euro per l'attuale esercizio (nonostante poi una buona parte degli ingaggi potrebbe essere ridistribuita negli anni futuri) starebbe pensando a una sorta di tetto ingaggi per i nuovi arrivati.
Stop quindi a offerte monstre, non ci si dovrebbe spingere oltre accordi da 9 milioni di euro lordi, il che significa ingaggi che al massimo possano toccare una quota compresa tra i 4,5 e i 6 milioni di euro, a seconda anche da chi rientrerà negli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita. Queste novità potrebbero condizionare fortemente il prossimo mercato della Juventus. I bianconeri, che lo scorso anno hanno investito 12 milioni (8 più bonus) per il contratto di De Ligt, avrebbero deciso di cambiare strategia. Un salary cap che unito al mercato in uscita servirebbe a riprendere il processo di abbattimento del monte ingaggi che da tempo fa parte delle priorità nell'agenda di Fabio Paratici. Se la notizia fosse confermata, il mercato della Juve potrebbe essere ridimensionato e il ritorno di Pogba, ad esempio, potrebbe restare solo un sogno.
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