Il Consiglio di Stato respinge i ricorsi di Perugia e Reggina: il Lecco giocherà in B

Il Consiglio di Stato dice di no al ricorso del Perugia, con il Lecco che quindi prenderà parte al prossimo campionato cadetto.
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Il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi di Perugia e Reggina contro la sentenza del TAR del Lazio in merito all'ammissione del Lecco in Serie B. Il club umbro giocherà in Lega Pro, mentre il Lecco giocherà in cadetteria in seguito alla vittoria nei playoff della scorsa stagione. In particolar modo la società biancorossa contestava - a detta sua - la concessione illegittima della licenza per il Lecco a prendere parte al campionato cadetto, per non aver dimostrato entro le scadenze previste la concessione di un impianto a norma per le gare casalinghe.

I giudici di Palazzo Spada hanno sottolineato come il Lecco abbia conquistato la promozione in B in data 18 giugno, trovandosi impossibilitato a fornire la documentazione necessaria per il "nuovo stadio" per gli incontri casalinghi. Non potendo accedere al portale della Federazione Italiana Giuoco Calcio il 15 giugno (data della scadenza), il club lombardo ha ricevuto la proroga dalla stessa federazione.

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In sintesi: la sentenza del TAR non ha fatto altro che partire da un dato di fatto, cioè lo spostamento delle date dei playoff della Lega Pro, e da criteri di ragionevolezza. Ed è per questo motivo che il Consiglio ha respinto il ricorso del Perugia, confermando quindi la decisione del TAR.