Il caso plusvalenze sbarca a Roma? Si indaga sullo scambio Spinazzola-Pellegrini
L'Inchiesta Prisma si allarga ancora. L'indagine sulle plusvalenze presumibilmente gonfiate ad arte per mascherare i buchi in bilancio che la Procura di Torino ha aperto nei confronti della Juventus sbarca anche nella Capitale. Come riferisce infatti l'edizione odierna de La Repubblica, i pm stanno rivolgendo la loro attenzione sullo scambio che nel giugno del 2019 ha portato Leonardo Spinazzola alla Roma e Luca Pellegrini in bianconero.
Nei giorni scorsi, il sostituto procuratore Maria Sabina Calabretta ha ricevuto dalla Procura di Torino la documentazione relativa a questa operazione che permise a entrambe le società di mettere a bilancio una corposa plusvalenza.
Inoltre, il motivo per cui i magistrati hanno deciso di investigare sull'affare in questione non riguarda, com'è successo per altre transazioni, il valore assegnato ai due giocatori, con Spinazzola e Pellegrini valutati rispettivamente 29,5 e 22 milioni di euro, bensì alcune intercettazioni che hanno per protagonisti l'attuale responsabile dell'area tecnica della Juve, Federico Cherubini - all'epoca braccio destro del ds Fabio Paratici - e l'ex direttore finanziario Stefano Bertola. "È stato il mio oggetto di discussione con Fabio tante volte, perché io dicevo...è vero che oggi faremo meno 40 ma così facendo io so già che andiamo dal Presidente, diciamo che non si può fa. Fermiamo questa emorragia...cioè, hai attivato una modalità lecita ma l'hai spinta troppo, perché poi hai creato". Bertola replica: "Un fuori giri!" e Cherubini ribatte e conferma, "hai fatto un fuori giri! È una coda lunghissima...e che ti ha portato a fare delle operazioni...che altrimenti in un contesto di normalità non puoi fare...Spinazzola-Pellegrini non puoi farlo!".
Interrogato dagli inquirenti, Cherubini ha però dato una chiave di lettura diversa alle sue parole, affermando che le espressioni "modalità lecita spinta troppo" e "fuori giri" si riferivano invece alla paura da parte di Paratici che Spinazzola potesse incappare in un altro infortunio. A stabilirlo però sarà la Procura di Roma, coinvolta dopo quelle di Genova, Bergamo, Bologna, che dovrà analizzare l'enorme mole di documentazioni arrivata dai colleghi di Torino.