Il caso Fabbian: l'Inter deve evitare un Casadei-bis
Giovanni Fabbian è uno dei fiori all'occhiello della Reggina allenata da Filippo Inzaghi. Il centrocampista classe 2003 attualmente in forza al club calabrese non solo sta facendo sorridere l'ex tecnico di Milan e Benevento, ma anche l'Inter che - adesso - sorride, consapevole del fatto di avere un potenziale campioncino.
Simone Inzaghi prende appunti: il giocatore, che ha dichiarato di ispirarsi a Toni Kroos e Nicolò Barella, potrebbe proprio fare al caso dell'Inter che verrà, considerata anche l'imminente scadenza di contratto di Roberto Gagliardini. La "linea verde" per sostituire l'usato non proprio sicuro: questa la strategia dell'Inter, che ora vuole riaccogliere il gioiellino esploso sotto i riflettori del Granillo.
Il suo bottino è di tutto rispetto finora: sono cinque le reti segnate in quindici presenze, dei numeri quasi da prima punta e non da centrocampista che riempiono di gioia gli amaranto e che ora spingono l'Inter a riportarlo alla base. Un altro valido motivo per richiamarlo alla Pinetina? Cercare di evitare un Casadei-bis.
Casadei, appunto, si è trasferito al Chelsea per la cifra di quindici milioni più bonus, con l'Inter che ha ceduto il giocatore senza volerci puntare in ottica futura. Adesso la strategia sembra essere cambiata: Fabbian è uno dei diamanti da sgrezzare, una di quelle pedine su cui investire nelle annate future, un giocatore che sa combinare fase difensiva e offensiva. Il ritorno alla base farebbe bene al classe 2003, che - magari con qualche centrocampista a fargli da chioccia - potrebbe anche esplodere a San Siro, diventando grande.
Torniamo al discorso Casadei: l'Inter nella scorsa sessione di mercato - come sottolineato in precedenza - ha ceduto il centrocampista ai blues per venti milioni. Un tesoretto che i nerazzurri hanno subito incassato, ma che allo stesso tempo ha alimentato le discussioni tra i tifosi. Casadei era un prodotto del vivaio, e di certo non è mancata una certa "spaccatura" della piazza sull'argomento. C'era chi sosteneva che fosse giusto tenerlo e chi, invece, credeva fosse più opportuno lasciarlo andare.
Resta comunque il fatto che l'Inter ha in qualche modo rafforzato un club che sta facendo della politica young il suo punto di forza: basti pensare a Mount, James, e anche i vari Abraham e Tomori in chiave mercato, per capire quanto il Chelsea sia disposto a investire sui giovani (a valorizzarli sia sul campo che pensando al portafogli). Casadei in futuro potrebbe diventare un rimpianto e finora le sue statistiche alimentano questa tesi (cinque partite, tre reti e un assist). Piuttosto, con un campioncino come Fabbian, sarebbe prudente andarci cauti prima di sfregarsi le mani facendo cassa: richiamarlo per poi farlo continuare a crescere, per il bene del club e per il giocatore stesso. Ma soprattutto per evitare un Casadei-bis.
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