Il Benfica cala il poker all'Estadio da Luz: Juventus fuori dalla Champions League

Benfica-Juventus
Benfica-Juventus / Octavio Passos/GettyImages
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La Juventus cade all'Estadio da Luz e dice addio alla Champions League, cedendo il pass per la qualificazione al Benfica che strappa la vittoria decisiva con un rocambolesco 4-3. La squadra di casa sblocca il risultato al 17' del primo tempo con il colpo di testa di Antonio Silva sul cross di Enzo Fernandez. I bianconeri ristabiliscono la parità al 23', sfruttando un calcio piazzato di Cuadrado: doppio tentativo di Vlahovic, è Kean a metterci lo zampino sulla riga di porta. La Juve può approfittare del momento positivo, ma un tocco di mano di Cuadrado al 28' permette a Joao Mario di trasformare il rigore del raddoppio. Pochi istanti più tardi, al 35', è il colpo di tacco di Rafa Silva ad ampliare le distanze. L'attaccante portoghese ci prende gusto e al 51' della ripresa cala il poker con un pallonetto delizioso che non lascia scampo a Szczesny. La partita sembra ormai chiusa, se non fosse per l'intuizione di Allegri che decide di inserire Iling-Junior. Il giovanissimo classe 2003 dà vita alla sperata rimonta juventina: al 77' serve la girata di Milik con un traversone teso, al 79' mette al centro dell'area un pallone insidioso ribattuto in rete da McKennie. Alla Juventus non bastano l'orgoglio bianconero e la paura dei lusitani per restare in Champions.

La chiave tattica di Benfica-Juventus

Il Benfica mantiene il controllo di ogni zona del campo grazie a un fitto possesso palla e verticalizzazioni che sorprendono spesso la Juventus. I bianconeri di Allegri rispondono con giocate rapide e un pressing poco intenso che non agevola il recupero del pallone e schiaccia troppo la squadra dalle parti di Szczesny. Con l'ingresso di Iling-Junior il Benfica si scioglie e la Juventus rientra clamorosamente in partita, cambiandone l'inerzia.

L'episodio della partita Benfica-Juventus

L'episodio che taglia le gambe alla Juventus si manifesta al 28' del primo tempo. Aursnes sbuca alle spalle di Cuadrado e lo induce al tocco del pallone con la mano. Fallo evidente secondo l'arbitro Jovanovic, che ottiene anche il via libera dal VAR e concede il calcio di rigore del 2-1 al Benfica. Esattamente cinque minuti dopo il momentaneo pareggio di Vlahovic che aveva risvegliato la Juventus.

Il migliore in campo di Benfica-Juventus: Joao Mario, voto 7.5

Joao Mario
Joao Mario / Octavio Passos/GettyImages

Joao Mario è il tuttofare del Benfica. Si sacrifica in fase difensiva, dà il via alle azioni offensive della sua squadra, dispensa l'assist per il gol di Rafa Silva e lascia il proprio nome sul tabellino dei marcatori trasformando il rigore nel primo tempo. La vendetta agli ex cugini bianconeri, vista la sua esperienza con la maglia dell'Inter, è servita. Premio della serata da condividere con Rafa Silva, autore di una doppietta.

Il tabellino di Benfica-Juventus

MARCATORI: 17' Antonio Silva, 23' Kean, 28' rig. Joao Mario, 35' 51' Rafa Silva, 77' Milik, 79' McKennie.

BENFICA (4-2-3-1): Vlachodimos; Bah (81' Gilberto), Antonio Silva, Otamendi, Grimaldo; Enzo Fernandez, Florentino; Aursnes, Rafa Silva (87' Musa), Joao Mario (90'+4' Chiquinho); Ramos (87' Neres). A disposizione: Leite, Verissimo, Gonçalves, Ristic, Brooks, Victor, Araujo, Bernardo. Allenatore: Schmidt. 

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Danilo, Bonucci (60' Alex Sandro), Gatti; Cuadrado (60' Miretti), McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic (70' Iling-Junior); Kean (46' Milik), Vlahovic (70' Soulé). A disposizione: Pinsoglio, Perin, Rugani, Fagioli. Allenatore: Allegri.

ARBITRO: Jovanovic (SRB).

AMMONITI: Danilo, Enzo Fernandez.


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