Il Bar di 90min: i pronostici e le analisi del nostro team editoriale sulla finale di Coppa Italia

È tempo di ritirare su la serranda per il Bar di 90min che riapre i battenti per un'occasione importantissima come la finale di Coppa Italia. Sono stati mesi difficili, in cui pensare al calcio giocato è stato praticamente impossibile. Ora che il peggio è alle spalle siamo di nuovo qui, pronti e super carichi per accompagnarvi in questa insolita estate piena di partite a porte chiuse e curiosi di capire come andrà finire la stagione calcistica più lunga a cui tutti noi abbiamo mai assistito. Le competizioni europee si concluderanno con una Final Eight e, mondo permettendo, respireremo pallone senza sosta fino alla Coppa del Mondo in Qatar nel dicembre 2022.

Il recente periodo però, ci ha insegnato che è meglio non fare troppi programmi. Meglio quindi pensare al presente, che dice Napoli-Juventus, ore 21, Stadio Olimpico di Roma. Sarri contro Gattuso e il suo passato. 90 minuti pieni di incognite in cui ci sarà una sola certezza: chi vince, si prende la coppa! Prima di dirvi la mia, parto come sempre dai miei compagni di viaggio che come me non vedono l'ora di ricominciare:

Marco Deiana

"Finale di Coppa Italia o calcio d'agosto? Gli ingredienti per assistere ad un bel match ci sono tutti ma sono ancor di più le incognite. Partiamo dall'aspetto atletico. I calciatori avranno sulle gambe (dopo tre mesi di stop forzato, meglio ricordarlo) la forza per giocare la seconda partita nel giro di tre-quattro giorni? Ci possiamo spostare anche sull'aspetto ambientale: una finale senza pubblico sarà sentita dai giocatori in campo come tale? Ho qualche dubbio, anche se si parla di professionisti e la vittoria di una coppa è di per sé uno stimolo importante, inoltre i due tecnici (Sarri e Gattuso) avranno la possibilità di vincere il loro primo trofeo italiano. Per quanto riguarda le squadre in campo invece vedo leggermente favorito il Napoli. Se la Juventus può puntare sul suo ormai noto cinismo, oltre a giocatori dal tasso tecnico impressionante in grado di cambiare l'esito della partita con una giocata e/o entrando in corso d'opera, il Napoli può contare su un ambiente compatto e unito, che vuole regalare una gioia a se stesso e (soprattutto) al suo allenatore, Gattuso, che già dopo il match contro l'Inter ha ringraziato la squadra per avergli permesso di dedicare il passaggio del turno, e la finale, a sua sorella e alla sua famiglia. C'è tanta curiosità, questo è certo, anche se sarà una finale di Coppa Italia per certi versi monca".

Patrick Ucciardo

“Nemmeno il tempo di tornare in campo (finalmente oserei dire) ed è già tempo di pensare al primo verdetto stagionale: dopo l’emergenza sanitaria mondiale legata all’epidemia di Covid-19 infatti, Juventus e Napoli si sfideranno nella finalissima di Coppa Italia. Entrambe le compagini arrivano allo scontro dopo due pareggi contro le milanesi: i bianconeri hanno mostrato (contro un Milan tutt’altro che in palla) ancora qualche ritardo nella preparazione, evidenziato da ritmi blandi e qualche leggera amnesia durante la fase di impostazione, così come in quella realizzativa. Gli azzurri dal canto loro, dopo l’avvio shock a causa del goal di Eriksen (sul quale la difesa partenopea non ha di certo brillato per reattività), hanno saputo imporre la propria filosofia di calcio sull’Inter di Conte, potendo contare sulla freschezza della coppia Insigne-Mertens, già prontissima per la gara contro i bianconeri. Alla luce di quanto analizzato (secondo il mio modesto parere) quella di mercoledì sarà una partita molto combattuta, con due squadre che si affronteranno a viso aperto, guidate da due tecnici pronti a sfidarsi a suon di tattiche e istruzioni da bordo campo. Venendo al pronostico, nonostante la Juve parta leggermente favorita, vedo il Napoli pronto allo sgambetto nei confronti dei bianconeri e soprattutto degli ex Sarri e Higuain, il cui passaggio all’ombra della Mole continua a far sanguinare il cuore di tutti gli aficionados partenopei".

Matteo Baldini

"La sfida tra Juventus e Napoli non ha bisogno di ingredienti ulteriori che le diano sapore, che creino interesse. Esistono già infinite ragioni per viverla come "speciale", ragioni che i tifosi azzurri e bianconeri conoscono e respirano da sempre. Eppure ci sono anche quelle, stavolta più che mai, le ragioni insolite e ulteriori. Esiste Sarri col suo passato ingombrante di tecnico partenopeo, una storia d'amore intensa e ricca di strascichi polemici e aspri, come tante passioni che si rispettino. Dall'altra parte c'è la storia personale di Gattuso, una storia umana e sportiva: le storie personali hanno il sopravvento su quelle di pallone ma si intrecciano a queste, dando un peso specifico diverso ai gesti, ai risultati e al gruppo che, sul campo, ti segue. Il tutto senza trascurare il desiderio di riscatto sportivo di Gattuso: un trofeo sarebbe il lasciapassare più efficace e solido per un futuro in azzurro. I percorsi di Sarri e di Gattuso, poi, si intrecciano curiosamente: all'Olimpico sarà il crocevia per capire chi, tra i due, conquisterà finalmente il primo trofeo che conta, da allenatore, nel calcio italiano. A fare da contraltare negativo a tutto questo c'è un'assenza, quella dei tifosi: manca quella cassa di risonanza che, per certi versi, amplifica il senso di tutti i temi della sfida e dà significato a vittoria e sconfitta. Speriamo si tratti di una parentesi di silenzio, breve, da ricordare come l'eccezione. Sul fronte prettamente sportivo si sottolinea spesso come la Juve abbia saputo, in passato, trovare motivazioni in se stessa, senza risentire del ruolo scomodo di favorita a tutti i costi. Mai come adesso, però, la situazione potrebbe far immaginare uno sgambetto partenopeo: a Napoli sognano di ripetere il copione del 2012, unica finale di Coppa Italia disputata contro i bianconeri e vinta per 2-0 dalla squadra guidata allora da Mazzarri, trascinata sul campo da Hamsik e Cavani".

Non è mai facile prevedere l'andamento di una finale. La vigilia della gara però, ci ha raccontato di un Sarri che nonostante abbia manifestato disinteresse nei confronti del suo passato partenopeo, è sembrato parecchio condizionato dal fatto che dall'altra parte ci sia proprio la sua ex squadra. Il Napoli sembra più sereno mentalmente: Gattuso che dedica la qualificazione alla finale alla sorella scomparsa prematuramente, il rinnovo di Mertens annunciato proprio oggi e una condizione fisica che sembra essere più brillante di quella mostrata dai bianconeri nella gara con il Milan. Va detto però, che gli Azzurri in occasione della semifinale con l'Inter, hanno concesso qualche occasione di troppo ai nerazzurri e riproporre lo stesso atteggiamento questa sera potrebbe costare caro. La Juventus è la Juventus e per batterla è necessario non commettere troppi errori. Se dovessi scegliere un uomo per parte direi Gattuso per il Napoli e Cristiano per la Juventus. Ringhio ha disputato tantissime finali da calciatore, vincendole quasi tutte e sono convinto che sappia toccare i tasti giusti nella testa dei suoi ragazzi per spingerli a disputare una gara da protagonisti. Dall'altra parte però c'è chi è in grado di decidere le sorti di una gara da solo: se Cristiano vuole la Coppa Italia, probabilmente sarà in grado di scegliere il modo e il momento di prendersela. Una gara decisamente combattuta, ma visto che siamo al bar e al bar si fanno pronostici anch'io dico Napoli e punto su Rino e la sua storia. Poco più di due ore al calcio d'inizio che ci darà tutte le risposte che cerchiamo. La cosa più importante però è che siamo di nuovo qui, pronti a sbagliare altri mille pronostici con la convinzione di saper sempre le risposte e con l'emozione di poter dire che finalmente, è tornato il calcio!

Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Serie A.