Idea De Rossi per la panchina della Fiorentina. E se invece fosse l'ideale per guidare la Roma?

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C'è una cosa che accomuna Roma e Fiorentina, oltre alla relativamente poca distanza kilometrica tra le due città. Ed è, strano ma vero, Daniele De Rossi. L'ex centrocampista e capitano giallorosso, ritiratosi pochi mesi fa dal calcio giocato dopo l'esperienza in Argentina con la maglia del Boca Juniors, è improvvisamente diventato un candidato per la panchina viola.

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Entrerebbe al posto di Beppe Iachini nella prossima stagione, o anche in questa se la situazione dei toscani dovesse precipitare del tutto. I rumors di mercato parlano di un'idea che arriva dal presidente Commisso in persona. Ma secondo chi vi scrive, non può non essere una pensata di Daniele Pradè. L'attuale direttore sportivo della Fiorentina (ed ex giallorosso), oltre che romanista, conosce benissimo Daniele De Rossi e può aver instillato il tarlo all'orecchio della proprietà viola. Del resto solo chi non si intende di calcio e magari è appassionato di Quidditch (...) non ha potuto notare come De Rossi fosse sempre stato un allenatore in campo già quando indossava gli scarpini. Saranno i geni tramandati dal padre Alberto, decano della formazione Primavera giallorossa, ma il carisma e l'intelligenza tattica mostrata nella sua lunga carriera romana sono assolutamente quelli dell'allenatore. E allora perchè non pensare a lui per la panchina della Roma?

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L'ambiente giallorosso è ormai alla seconda stagione di caos totale, grazie alle scelte (o a quelle non effettuate o arrivate in ritardo) di una proprietà che non sa più che pesci pigliare. Cambiano i direttori, i massaggiatori e anche gli chef a Trigoria, ma il centro sportivo giallorosso resta sempre e comunque un parco giochi. Chi vi scrive ha grande considerazione dell'attuale tecnico della Roma Paulo Fonseca, ma neanche il migliore degli allenatori del mondo potrebbe combattere con quello che succede nella Capitale, sponda giallorossa. Il portoghese, dopo il grande credito acquisito nel periodo in cui la squadra era falcidiata da una miriade di infortuni, sta lentamente perdendo quota.

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Il suo errore, probabilmente, è stato quello di affidarsi ai calciatori. E in uno spogliatoio come quello della Roma, con questo tipo di "senatori", senza fare nomi e cognomi, non c'è errore più grande da fare. Le scelte cervellotiche fatte con l'Udinese, dopo l'annuncio in conferenza stampa "credo ancora alla Champions" (non si sa come sia possibile), dimostrano come Fonseca stia entrando in confusione. Gli va dato atto che è stato bravo a ritardare tutto questo il più possibile, ma tant'è. Allora perchè non ripartire da De Rossi? Lui che ha imparato da Spalletti (parole sue), Ranieri, Lippi e Capello, per cui il patentino a Coverciano è solo una formalità burocratica, sa come funziona la piazza romana. Poi starà al calciatore (pardon, ex) essere così "stupido" da cominciare direttamente da quello che sarà il suo punto d'arrivo - perchè tutti sanno (e sperano) che un giorno De Rossi allenerà la Roma - oppure studiare e fare esperienza altrove. Del resto anche Montella iniziò vincendo un derby con la Lazio...

Octavio Passos/Getty Images

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