Ibrahimovic: "Il mio arrivo al Milan una sfida diversa. Scudetto? La squadra deve avere coraggio di sognare"

AC Milan v Hellas Verona FC - Serie A
AC Milan v Hellas Verona FC - Serie A / Jonathan Moscrop/Getty Images
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In attesa di tornare a calcare il campo dopo l'infortunio, Zlatan Ibrahimovic si prende la scena anche al 'Gazzetta Sports Award 2020', abituale evento annuale organizzato da La Gazzetta dello Sport. L'attaccante svedese, assoluto trascinatore del Milan che in questa prima parte di stagione ha strappato il pass per la fase ad eliminazione diretta dell'Europa League e conserva il primo posto in classifica in campionato, ha affrontato diversi argomenti.

Sullo stato di forma:
“Per stare in forma mi alleno tanto. La mia filosofia è che quando lavori forte torna tutto indietro. Dopo i 30 anni mi sentivo che avevo fare ancora di più per stare bene. Il mio arrivo al Milan era una sfida diversa dal solito e speravo di fare bene. Chi è tornato al Milan non è riuscito, era la sfida più grande. Ho detto che dovevo cambiare le cose”.

Sui trofei vinti:
“Ogni trofeo ha la sua storia, la sua emozione. Tutti sono belli, perché quando qualcosa ti torna vuol dire che hai fatto qualcosa di positivo”.

Sul sogno scudetto:
“Secondo me la squadra deve avere coraggio di sognare lo scudetto. E’ ancora lunga, la squadra ha fame e voglia e bisogna volere ancora di più”.

Sulla cultura dell'allenamento:
“Allenarsi di più è la mia mentalità, mi sento meglio”.

Sui consigli per chi ha la sua stessa età:
“Di credere in se stessi e di non mollare”.

Sul carisma:
“Si, penso di trasmetterlo".


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