I terzini più forti del XXI secolo

Real Madrid Training
Real Madrid Training / Denis Doyle/Getty Images
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Negli ultimi anni, molti top club europei hanno fatto o stanno facendo fatica a trovare un terzino al livello del resto della squadra. Pensiamo, per esempio, al Barcellona che, orfano di Dani Alves, adatta Sergi Roberto (un centrocampista) a destra. Un problema, questo, che ci rende nostalgici ripensando agli interpreti ritiratisi da poco o sul viale del tramonto. Ecco, dunque, i migliori terzini del XXI secolo.

Ashley Cole

FC Bayern Muenchen v Chelsea FC - UEFA Champions League Final
FC Bayern Muenchen v Chelsea FC - UEFA Champions League Final / Laurence Griffiths/Getty Images

Cresciuto nelle giovanili dell'Arsenal, ha difeso la maglia dei Gunners per circa 6 anni, imponendosi come uno dei migliori interpreti della Premier League e diventando il terzino titolare della Nazionale dei Tre Leoni. Poi, nel 2006, il passaggio al Chelsea con cui ha vinto, praticamente, tutto. Durante la militanza tra le fila dei Blues veniva considerato uno dei migliori terzini al mondo grazie alla sua bilità nei cross e nelle coperture. Ancelotti, all'epoca allenatore del Chelsea, lo definì il miglior laterale mancino al mondo. Infine la negativa parentesi alla Roma, l'esperienza americana con i Los Angeles Galaxy e il ritiro il 18 agosto scorso con la maglia del Derby County.

Cafu

AC Milan v Sampdoria - Serie A
AC Milan v Sampdoria - Serie A / Etsuo Hara/Getty Images

Arrivato in Italia nel 1997, all'età di 27 anni, Cafu sbarcò nella Capitale, sponda giallorossa, diventando in pochissimo tempo uno degli idoli dei tifosi della Roma. Quest'ultimi lo soprannominarono il Pendolino per la sua corsa continua avanti e indietro per la fascia destra. Dopo aver vinto lo Scudetto con la società di Franco Sensi e il Mondiale 2002 da capitano della nazionale brasiliana (il suo secondo), nel 2003 passò al Milan, dove alzò la Champions League e si ritirò nel 2009. Viene considerato uno dei migliori terzini destri della storia del calcio.

Dani Alves

Santos v FC Barcelona - FIFA Club World Cup Final
Santos v FC Barcelona - FIFA Club World Cup Final / Lintao Zhang/Getty Images

Da un terzino destro brasiliano a un altro. Giunto in Europa con la maglia del Siviglia, Dani Alves si mise in mostra vincendo due Coppe UEFA con la maglia degli andalusi e dimostrandosi il miglior laterale destro della Liga spagnola e non solo. Dopo esser stato a un passo da Liverpool e Chelsea, nel 2008 passa al Barcellona con cui scriverà la storia, compiendo due Triplete (2009 e 2015). Contemporaneamente, durante gli anni in blaugrana, prende il posto di Maicon, altro meraviglioso terzino, come titolare della nazionale brasiliana e come miglior laterale destro al mondo. Si trasferisce alla Juventus nel 2016, andando vicino al suo terzo Triplete, salvo poi passare al PSG, prima di tornare in Brasile. Complici le assenze di Marcelo e Neymar, la scorsa estate ha trascinato da capitano la Seleçao alla vittoria della Copa America.

Philipp Lahm

FC Bayern Muenchen v Manchester City - Audi Cup 2013 Final
FC Bayern Muenchen v Manchester City - Audi Cup 2013 Final / Boris Streubel/Getty Images

Cresciuto nelle giovanili del Bayern Monaco, passa due anni in prestito allo Stoccarda dove l'allenatore Felix Magath lo sposta sulla fascia sinistra. Torna in Baviera per svolgere il ruolo di riserva di Lizarazu e Sagnol, prima, e di Marcell Jansen, poi, ma, a causa degli infortuni dei compagni, viene promosso terzino sinistro titolare, non uscendo mai più dal campo. Dal 2008 al 2017, infatti, si impone come uno dei migliori e più completi terzini al mondo, conquistando quasi tutti i trofei con la maglia del Bayern Monaco e della nazionale tedesca. Si ritira nel 2017 tra l'enorme dispiacere dei tifosi bavaresi e non solo.

Paolo Maldini

AC Milan v Deportivo La Coruna
AC Milan v Deportivo La Coruna / Stu Forster/Getty Images

Cresciuto nelle giovanili del Milan, debutta con la casacca rossonera nel gennaio del 1985. Quella maglia non se la toglierà più. Maldini legherà la sua intera carriera al Milan, restando tra le fila del Diavolo per ben 25 anni, in cui conquista, tra le altre cose, 7 scudetti e 5 Champions League, di cui due alzate da capitano. Nonostante negli anni 2000 avesse già un'età avanzata e nonostante alcuni di essi li disputò da centrale, il capitano rossonero continuò a dimostrare di essere uno dei migliori giocatori della storia del calcio sia da terzino che da difensore centrale. Impossibile, dunque, non metterlo in questa lista.

Marcelo

2016-17 UEFA Champions League - Real Madrid vs FC Bayern Munich
2016-17 UEFA Champions League - Real Madrid vs FC Bayern Munich / Power Sport Images/Getty Images

Il più giovane di questa lista, nonchè l'unico assieme a Dani Alves ancora in attività. Sbarcato in Spagna nel gennaio 2007, gli viene subito affidata una gravosa responsabilità: non far rimpiangere, forse, il miglior terzino della storia del calcio, Roberto Carlos. Gli inizi non sono semplici, o viene lasciato in panchina per far giocare Gabriel Heinze o viene schierato come esterno offensivo. Poi, però, Marcelo si prende la fascia sinistra e non la molla più, aiutando il Real Madrid a uscire da un periodo buio e tornare ai fasti di un tempo. Vince, infatti, 4 Champions League (1 con Ancelotti e 3 con Zidane) da assoluto protagonista, nonchè chiave tattica fondamentale, confermando di essere il miglior terzino al mondo. Alla soglia dei 33 anni, viene tutt'ora considerato tale. Peccato solo che i prossimi siano gli ultimi anni della sua carriera.

Roberto Carlos

Barcelona v Real Madrid X
Barcelona v Real Madrid X / Firo Foto/Getty Images

Eccolo qui, l'uomo che Marcelo non doveva far rimpiangere. Messosi in mostra in Brasile con la maglia del Palmeiras, viene portato in Europa dall'Inter nel 1995. In nerazzurro, tuttavia, resta una sola stagione a causa della preferenza dell'allenatore, Roy Hodgson, nei confronti di Alessandro Pistone. Viene, così, ingaggiato dal Real Madrid con una trattativa lampo su precisa richiesta del neo tecnico delle Merengues, Fabio Capello. Resta in maglia blanca per 11 anni, vincendo 4 campionati spagnoli e 3 Champions League, tra cui l'ultima, nel 2002, in cui ha servito i due assist per i gol. Sempre nel 2002 vince il Mondiale con la maglia della nazionale brasiliana e si classifica secondo per il Pallone d'Oro. In quegli anni, inoltre, si impone non solo come miglior terzino del momento, ma, per molti, il migliore della storia. Conclude la carriera nel 2016 dopo esperienze esotiche in Turchia, Brasile, Russia e India.

Gianluca Zambrotta

Juventus v Bayern Munich - UEFA Champions League Group C
Juventus v Bayern Munich - UEFA Champions League Group C / Etsuo Hara/Getty Images

Cresciuto nelle giovanili del Como, si trasferisce al Bari nel 1997. Resta tra le fila dei Galletti due stagioni, rivelandosi uno degli esterni offensivi italiani più interessanti. Viene, così, acquistato dalla Juventus nel 1999. In bianconero, Ancelotti lo schiera spesso come quinto di difesa, ma è con il ritorno di Lippi sulla panchina della Vecchia Signora che Zambrotta diventa un terzino a tutti gli effetti. Si cala nella nuova posizione alla perfezione, diventando in poco tempo uno dei punti fermi della Juventus e della Nazionale. In azzurro, infatti, sotto la direzione del suo mentore, Lippi, conquista il Mondiale del 2006, giocando sempre titolare e rivelandosi decisivo ai quarti di finale con un gol e un assist contro l'Ucraina. A seguito del processo Calciopoli, lascia la Juve e si trasferisce al Barcellona. Resta in blaugrana due anni, lasciando la Catalogna in contemporanea con l'arrivo di Guardiola come tecnico e Dani Alves come terzino per tornare in Italia. Passa, infatti, al Milan con cui vince uno Scudetto. Conclude la carriera in Svizzera nel 2014. Ancor oggi la Nazionale è alla ricerca di un terzino destro in grado di sostituirlo.

Javier Zanetti

Inter Milan v FC Bayern Muenchen - UEFA Champions League
Inter Milan v FC Bayern Muenchen - UEFA Champions League / Giuseppe Bellini/Getty Images

Primavera del 1995, Massimo Moratti è presidente dell'Inter da pochi mesi e vuole fare un colpo. Decide, così, di acquistare la promessa argentina, Rambert. Nel corso dell'operazione, però, l'agente propone anche un altro suo assistito, un terzino/centrocampista, Javier Zanetti. Moratti guarda una videocassetta e acquista anche lui. Ha inizio, così, in modo un pò casuale, la storia d'amore tra la società nerazzurra e l'argentino. Zanetti, infatti, legherà indissolubilmente il suo nome ai colori nerazzurri, indossando quella maglia per 19 anni e vincendo (quasi) tutto. Si dimostrerà anche un jolly preziosissimo, ricoprendo pressochè tutti i ruoli. Tuttavia è da terzino che ha passato la maggior parte della sua carriera, dimostrandosi difficile da superare in difesa (come disse Giggs) e imprendibile nei suoi coast to coast (non a caso chiamato il Trattore). Inoltre l'anno del Triplete nerazzurro ha giocato moltissime partite da terzino sinistro.