I temi emersi durante l'incontro arbitri-allenatori (e la richiesta dei tecnici)
Siamo appena all'alba di un nuovo campionato, della Serie A 2023/24, ma le criticità e le polemiche sul fronte arbitrale sono già emerse, come ogni anno, diventando un accompagnamento costante alle valutazioni tecniche e più strettamente connesse al campo.
Per evitare che la situazione degeneri o, comunque, per costruire un rapporto di dialogo costruttivo tra le varie parti in gioco si sottolineano iniziative e momenti d'incontro: ieri ad esempio, a Lissone, il presidente dell'AIA Pacifici, il designatore Rocchi e dodici allenatori di A si sono incontrati e si sono confrontati (sia in linea generale che entrando nel merito dei singoli episodi).
La richiesta di Rocchi e quella dei tecnici
Un incontro di due ore, spiega oggi La Gazzetta dello Sport, che ha di fatto seguito l'input del designatore Gianluca Rocchi: "Vi chiedo una volta ancora di collaborare al massimo con questi ragazzi, perché una critica e magari alcuni atteggiamenti non collaborativi possono far sì che vadano in confusione, col rischio di perderli. E perderli significa che ci rimette tutto il sistema".
Un'indicazione chiara a cui, d'altro canto, ha fatto eco l'auspicio espresso anche dagli allenatori: "Vorremmo che l’arbitro in campo fosse più decisionista, che quindi prenda la propria strada con responsabilità senza dover attendere il check o il Var" è la posizione condivisa dai tecnici.
Oltre a Pacifici e Rocchi erano presenti De Siervo, in rappresentanza della Lega Serie A, e il vicepresidente AIA Zaroli. Per quanto riguarda i tecnici, spiega il quotidiano, l'incontro ha visto la partecipazione di Allegri, Gilardino, D’Aversa, Di Francesco, Sottil, Pioli, Juric, Simone Inzaghi, Gasperini, Dionisi, Zanetti e Baroni, al contempo chi non ha potuto presenziare direttamente ha mandato il proprio vice.
Rocchi è entrato nel merito delle implicazioni personali e professionali, per gli arbitri, di fronte a un circolo vizioso che può prendere il via anche dalla gestione dei momenti difficili: in tal senso ha chiesto la massima collaborazione, utilizzando come paragone quello di giovani promesse che - in un dato momento - non rendono al meglio.
Analisi dei video e falli di mano
Il designatore ha anche mostrato video di episodi che fin qui hanno fatto discutere, la posizione dei tecnici è stata unanime su Ndoye-Iling jr (individuando l'errore arbitrale, ammesso del resto anche da Rocchi), mentre Allegri nello specifico sarebbe intervenuto per parlare dei falli di mano e per sottolineare quanto conti il criterio di "volontarietà" (per quanto il termine ormai sia fuori dal gergo abituale).
Il tecnico bianconero, insomma, ha voluto rimarcare quanto certi movimenti degli arti siano consoni alle dinamiche di gioco e che non meritino di essere puniti. Dal canto proprio, a tema falli di mano, Rocchi ha sottolineato quanto il giallo debba essere dato "in casi estremi", cioè in presenza di un colpo deliberato: il gesto tecnico va punito col fallo, insomma, ma non a livello disciplinare.