I (presunti) pagamenti della Juventus agli agenti per ragazzi minorenni

Matias Soule
Matias Soule / Octavio Passos/GettyImages
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L'inchiesta Prisma si arricchisce di particolari gravosi per la Juventus, rea secondo l'accusa di aver emesso dichiarazioni fiscale fraudolente avvalendosi di fatture emesse da agenti sportivi riferite in tutto e/o in parte ad operazioni inesistenti. Alcune transazioni di denaro non rappresenterebbero soltanto un modo per saldare debiti precedenti con alcuni agenti, bensì un "aggiramento della normativa sportiva circa l'impossibilità di concludere un mandato (con previsione di provvigioni) a soggetto terzo, prima dei 18 anni".

E i casi sono molteplici, a cominciare da Matias Soulé: sarebbe stato affidato un incarico fiduciario al notaio Tardivo (datato 9 ottobre 2019 e sottoscritto da Cesare Gabasio e Santiago Liotta) per il "potenziale conferimento, al compimento della maggiore età di Soulé, di origine argentina, di un futuro mandato esclusivo per l'eventuale rinnovo di contratto». Una situazione che convincerebbe i pm di trovarsi «di fronte alla classica postergazione fittizia del mandato".

Manolo Portanova
Manolo Portanova / Marco Canoniero/GettyImages

Le commissioni agli agenti riguardano anche Manolo Portanova (250mila euro a Vincenzo Morabito), Marco Da Graca (60mila euro a Giorgio Paretti), Fabrizio Caligara (30mila euro a Luca Ariatti), Elia Petrelli (100mila euro a Silvio Pagliari), Alessandro Riccio (50mila euro a Giuseppe Galli) e Mirco Lipari (200mila euro a Luca Puccinelli). Tutti affari di mercato sotto la lente di ingrandimento dei magistrati.


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