I fantasmi della panchina: Allegri, Sarri e Spalletti, chi rischia di fargli spazio? Il punto

Francesco Pecoraro/Getty Images
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La situazione legata alle panchine in Serie A ha subito notevoli cambiamenti al termine della passata stagione. Andrea Pirlo nuovo allenatore della Juventus alla prima esperienza in assoluto, Eusebio Di Francesco alla guida di un Cagliari che nutre ambizioni europee al pari del Torino di Marco Giampaolo. Ci sono state anche conferme interessanti come Antonio Conte all'Inter, Gennaro Gattuso al Napoli, Stefano Pioli al Milan, Paulo Fonseca alla Roma e Giuseppe Iachini alla Fiorentina.

Addii e permanenze che hanno inevitabilmente tagliato fuori tre figure iconiche del calcio italiano, attualmente in attesa di una nuova chiamata per riprendere in mano la propria carriera. Stiamo parlando di Massimiliano Allegri, fermo da più di un anno, Maurizio Sarri, esonerato dalla Juve dopo la rovinosa eliminazione dalla Champions League per mano del Lione, e Luciano Spalletti, ancora sotto contratto con l'Inter.

I Fantastici 3 non vogliono commettere passi falsi dettati dalla fretta di tornare in campo, bensì intendono valutare attentamente ogni offerte e accettare solamente la destinazione che più si addice alla loro filosofia di calcio.

Alessandro Sabattini/Getty Images

ALLEGRI - Allegri è stato vicino a Inter e Napoli, ora riflette sulla pista estera: in Ligue 1 resta viva l'ipotesi Paris Saint-Germain, mentre in Liga quella relativa al Real Madrid. Le posizioni di Thomas Tuchel e Zinedine Zidane sono in costante aggiornamento.

SPALLETTI - Spalletti predilige maggiormente la Premier League, seppur si tratti al momento di sondaggi. In Italia bisogna tenere d'occhio ciò che succederà in casa Fiorentina: se la squadra viola dovesse incappare in un filotto di risultati negativi, il presidente Rocco Commisso non esiterà a licenziare Iachini per assumere un allenatore di maggior caratura. Ecco il nome di Spalletti, già contattato in estate.

SARRI - Infine c'è Sarri, tentato da Fiorentina e Roma. La ragionata idea di gioco dell'ex bianconero richiede parecchio tempo e calciatori adatti prima di poter essere applicata. Per questo motivo appare complicato ipotizzare un suo ritorno in Serie A a campionato in corso.


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