I due principali problemi della Serie A secondo Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi / Giuseppe Cottini/GettyImages
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Silvio Berlusconi ha portato per la prima volta nella sua storia il Monza in Serie A e le sue ambizioni spingono il club lombardo, almeno, verso una zona europea nel breve termine. Quest'anno si chiuderà con una salvezza tranquilla, nonostante un inizio di stagione difficile. Si sono gettate le basi verso obiettivi più importanti. Tutto ciò, pur con i problemi che colpiscono il calcio italiano.

Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport il presidente e proprietario del Monza ha parlato proprio dei due handicap che la Serie A (e il calcio italiano in generale) paga rispetto alle altre importanti realtà europee. Queste le sue parole.

"Il gap che si è creato rispetto alle squadre inglesi, tedesche e spagnole è difficile da colmare nella situazione attuale. Quest'anno in realtà ci sono alcuni indizi confortanti: la presenza di sei squadre italiane ai quarti di finale delle coppe europee, tra le quali tre in Champions League, è un segnale di ripresa della qualità del nostro calcio. Però le nostre squadre scontato due handicap.

Il primo sono gli stadi, ormai obsoleti, scomodi e nella maggior parte dei casi con una cattiva visibilità per colpa della pista d'atletica. Questo scoraggia il pubblico e riduce i ricavi. Il secondo tema, ancora più importante, è quello legato ai diritti televisivi. Senza adeguate risorse che vengano da quella che oggi è una essenziale fonte di finanziamento, è davvero difficile costruire squadre competitive".