I discepoli di Guardiola guidano le classifiche

AFC Bournemouth v Burnley: Emirates FA Cup Third Round
AFC Bournemouth v Burnley: Emirates FA Cup Third Round / Michael Steele/GettyImages
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Essere ispirati e diventare d'ispirazione per il prossimo. Pep Guardiola non sta dominando la Premier League (lo sta facendo appunto il suo allievo), ma il lascito del catalano nel mondo del calcio è evidente nelle persone che ha allenato, conosciuto e influenzato durante tutta la sua vittoriosa carriera.

Mikel Arteta da giovanissimo al Barcellona e poi al Manchester City, Xavi Hernandez al Barcellona e ancora Vincent Kompany con i citizens. Oggi sono tre allenatori di livello, capaci di dominare i rispettivi campionati.

In Premier League, a farsi inseguire c'è proprio l'Arsenal dell'ex leggenda Mikel Arteta, primo in campionato completamente a sorpresa. In Liga Xavi ha ormai preso il comando delle operazioni a Barcellona da più di un anno: tempo d'ambientarsi e di far ambientare i molti volti nuovi, un ritmo impressionante con il quale ha vinto una Supercoppa spagnola e staccato di qualche punto il Real Madrid. Tornando oltremanica, nella competitiva Championship al primo posto figura il Burnley di Vincent Kompany, ex capitano del primo City di Guardiola.

Mikel Arteta - Arsenal

Si sono conosciuti a Barcellona quando Arteta aveva ancora 15 anni. L'ispirazione inizia quando Guardiola era ancora calciatore e una decade più tardi è Pep a chiamare Arteta, quando era sulla panchina dei blaugrana e dei bavaresi per curiosità e istruzioni sulle squadre di Premier League (in cui l'attuale tecnico dei gunners ha militato una decade). Sofferta la scelta del mediano spagnolo di lasciare l'Arsenal per svolgere il ruolo di vice di Pep al Manchester City; a posteriori probabilmente fondamentale per arrivare a questi livelli anche da allenatore.

Pep Guardiola, Mikel Arteta
Manchester City v Cardiff City - Premier League / Alex Livesey - Danehouse/GettyImages

Questo il suo pensiero sul collega in una conferenza stampa della corrente stagione

"Ho imparato molto sull'essere al Top da Pep. Gli standard settati nel club non erano soltanto riguardo a vincere, ma a vincere in una determinata maniera ogni tre giorni e ad essere estremamente esigenti e critici, ma allo stesso tempo di supporto, così è un bel mix"

"È stato incredibile far parte di quella squadra, l'evoluzione che ha avuto e come sia stata costruita. Sarò sempre grato a Pep".

Xavi - Barcellona

A Barcellona, in un ambiente tutt'altro che sereno, in cui non c'è tempo d'attesa e vincere fin da subito è una delle richieste principali, è iniziata da più di un anno l'era Xavi. Dopo qualche difficoltà, i frutti blaugrana stanno iniziando a crescere. Da Johann Cruyff a Guardiola, da Guardiola a Xavi. Il DNA del Barcellona nello stile di gioco è un qualcosa a cui i culés sperano di non dover rinunciare mai. Il sogno più grande sarebbe rivivere quei 4 anni in cui Xavi dettava legge in mezzo al campo e Guardiola cambiava il volto del Barça dalla panchina.

Soccer - UEFA Champions League Final 2011 - FC Barcelona vs. Manchester United
Soccer - UEFA Champions League Final 2011 - FC Barcelona vs. Manchester United / ben radford/GettyImages

Queste le parole di Xavi al sito ufficiale del Manchester City nel 2020.

"Il mio concetto è molto simile. Anche Guardiola vuole essere dominante, vuole avere la palla, un possesso forte, molti movimenti in attacco... Alla fine si tratta di essere proattivi all'interno del gioco".

"Ho imparato molto con Guardiola, dal suo modo di essere, dalla sua ambizione, dal desiderio e la passione che sente. È ossessionato dalle tattiche calcistiche ed è stato un piacere essere intorno a lui. A essere onesti lo considero il miglior tecnico al mondo al giorno d'oggi, quindi ogni conoscenza che può condividere con me sarà più che benevenuta".

Xavi Hernandez
Atletico de Madrid v FC Barcelona - LaLiga Santander / Angel Martinez/GettyImages

Ancora in una recente conferenza stampa, dopo un paragone (l'ennesimo) scomodo con Pep Guardiola.

"Non voglio superare né Pep, né Johan (Cruijff) né nessun altro. Mi sono nutrito di loro. Non sono miei nemici, io sono un loro alunno. Voglio riportare il Barcellona in cima al mondo e sogno che sia il Barça a vincere, non Xavi".

Vincent Kompany - Burnley

Non un nome altisonante quanto quelli precedenti, ma comunque uno dei migliori difensori ammirati in Premier League nel XXI secolo, forse quello che non ti aspetti a dominare anche in panchina. Guardiola l'ha accolto lui a Manchester, da capitano nella parte finale della sua carriera e ha festeggiato uno delle tante Premier grazie a un gol incredibile di Kompany dalla distanza (dopo avergli gridato di non tirare).

Il difensore belga è stato ispirato da Pep come i suoi predecessori ed è tornato all'Anderlecht per chiudere la carriera da giocatore e diventarne il tecnico a fine stagione (a 34 anni). In estate su di lui ha scommesso il Burnley, con cui oggi è primo in Championship con il miglior attacco del campionato, la seconda miglior difesa e diversi punti di vantaggio sullo Sheffield.

Queste le sue parole sul tecnico del City alla BBC.

Vincent Kompany, Josep Guardiola
Manchester City v Leicester City - Premier League / Michael Regan/GettyImages

"Sono cambiato quando ero un calciatore non appena ho incontrato Guardiola, aveva molto senso. Giochi contro buone squadre, con davvero buoni giocatori e inizi ad avere gare faicili contro gli stessi che ti picchiavano settimana dopo settimana".

"Poi realizzi che c'è qualcosa nella sua gestione. I suoi giocatori hanno dei compiti da eseguire e se non li fanno sono fuori. È esigente, ma quello che dice ha senso. Voglio davvero essere chiaro: io ho il mio stile, come allenatore, ma ovviamente attingo ancora a ciò che ho vissuto come allenatore".