I calciatori valorizzati e quelli 'penalizzati' da Mourinho alla Roma

Un bilancio sui giallorossi della rosa attuale.
AS Roma v UC Sampdoria - Serie A
AS Roma v UC Sampdoria - Serie A / Silvia Lore/GettyImages
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Si è chiusa dopo due anni e mezzo, una Conference League e una quasi Europa League l'avventura di José Mourinho sulla panchina della Roma. La mattinata del 16 gennaio ha investito i giallorossi con la delicatezza di un meteorite, lasciandoli con la bruciante sensazione che uno come il portoghese meritasse (almeno) di finire la stagione e la volontà di consegnare la propria cieca fiducia all'idolo di sempre Daniele De Rossi.

Due stati d'animo che apparentemente, istintivamente, sembrano scontrarsi, ma che nel corso delle ore e dei primissimi giorni hanno già imparato a coesistere. Ne sono seguiti tante video-testimonianze apparse sui social. Dai "Grazie Mister" per Mourinho ai "Daniele De Rossi eee ooo", passando per le critiche dirette ai calciatori con i noti "tifiamo solo la maglia" e l'invito a tirare fuori gli attributi.

Soltanto accenni di contestazione e un po' d'attesa per l'accoglienza che sarà riservata ai Friedkin, a De Rossi e alla squadra sabato 20 gennaio allo Stadio Olimpico contro il Verona. Aspettando che si apra il nuovo ciclo, proviamo a tracciare una linea della gestione di Mourinho estraendo singolarmente i calciatori per posizionarli in tre macro-aree. Chi sono i giocatori valorizzati, quelli penalizzati e quelli che hanno vissuto periodi di alti e bassi con il portoghese?

I valorizzati

Una categoria che ospita un gran numero di giocatori. Potremmo portare in blocco tutti i giovani a cui Mourinho ha regalato esordio o minuti, contribuendo in maniera decisiva a generare plusvalenze salvifiche per il mercato giallorosso (Tahirovic, Volpato, Missori e Felix), ma ci limiteremo soltanto a coloro che fanno parte con merito della rosa attuale. C'è Edoardo Bove, forse l'esempio più eclatante, ormai trasformato in una pedina irrinunciabile della mediana giallorossa, e anche Nicola Zalewski, che dall'exploit decisivo in Conference League contro il Leicester ha totalizzato circa 90 presenze sotto la guida del tecnico portoghese.

FBL-EUR-C3-FINAL-SEVILLA-ROMA
FBL-EUR-C3-FINAL-SEVILLA-ROMA / ODD ANDERSEN/GettyImages

Con lui il salto di qualità in campo è stato compiuto da Bryan Cristante, leader assoluto sul terreno di gioco in qualunque posizione, oltre a essere il calciatore più schierato da Mourinho nella sua esperienza giallorossa (131 volte in 138 gare totali). Gianluca Mancini è diventato un difensore maturo, trasformandosi nell'uomo con più carisma dell'intera rosa. E se parliamo di buon rendimento riferito ai calciatori, in questa stagione è doveroso citare anche Diego Llorente, fondamentale per coprire i buchi lasciati dagli infortuni, e dimostratosi pronto e al livello fin dal primo giorno.

È ormai facile citare Paulo Dybala, ma in realtà c'erano molti dubbi riguardo il suo ruolo da trascinatore a Roma. L'argentino ha più volte alzato le aspettative, nonostante la fragilità muscolare, creando una connessione unica con allenatore e tifosi. Stephan El Shaarawy è l'ultimo della lista. Quinto di centrocampo, esterno d'attacco o seconda punta. Per il 92 non ha mai fatto davvero differenza e, anche se entrato spesso a gara in corso, ha sempre ripagato la fiducia. È per questo motivo che figura tra i più apprezzati dal pubblico dell'Olimpico, oltre il momento negativo.

Sevilla v Roma - UEFA Europa League Final
Sevilla v Roma - UEFA Europa League Final / Anadolu/GettyImages

I penalizzati

Di penalizzati ne sono stati diversi nel corso degli anni, spesso frutto di mercati che non hanno portato a Mourinho ciò di cui aveva veramente bisogno. Limitandoci alla rosa odierna non possiamo che partire da Renato Sanches. Le scuse in pubblico del portoghese per il cambio dopo il suo ingresso in campo e il mancato utilizzo tra ricadute muscolari troppo lunghe e le insistenti voci su un rientro dal prestito anticipato (che dopo l'addio del portoghese sembrano essersi placate).

Jose Mourinho, Renato Sanches
AS Roma v FC Sheriff Tiraspol: Group G - UEFA Europa League 2023/24 / Silvia Lore/GettyImages

Con lui Rick Karsdorp e Zeki Celik. Scelte forzate a destra dal portoghese, mai convincenti e con lacune difensive e offensive che non hanno consentito alla Roma di brillare sulla corsia. Anche Houssem Aouar potrebbe far parte di questo gruppo, considerando le attese in merito al suo arrivo in giallorosso. L'algerino, attualmente impegnato in Coppa d'Africa, sembrava il predestinato ad aumentare la qualità tra blocco difensivo e offensivo, in quel ruolo di mezz'ala-trequartista che invece l'ha penalizzato.

Se per coloro che hanno subito infortuni critici (Kumbulla e Abraham) è opportuno sospendere il giudizio, possiamo invece chiarire come tutta la piazza giallorossa si aspettasse qualcosa in più anche da Andrea Belotti, con quel compito di vice-attaccante di livello sempre agognato dai tifosi di qualunque squadra. Il gallo si è sempre messo a disposizione attraverso la caratteristica propensione alla lotta e al sacrificio, ma ha attraservato una prima stagione troppo complicata.

Alti e bassi

Occupano la terra di mezzo calciatori divisivi e nuovi acquisti sui quali non si può tracciare un bilancio negativo o positivo. Nel secondo gruppo i vari Leandro Paredes, Evan Ndicka, Rasmus Kristensen, Dean Huijsen, Sardar Azmoun e Romelu Lukaku. Nel primo il capitano della Roma Lorenzo Pellegrini. Alla stagione d'esordio con Mourinho il ruolo di protagonista assoluto, trascinatore e stella della sua squadra, nell'avventura europea culminata con il trionfo di Tirana. Poi gli alti e bassi della scorsa annata e le difficoltà della corrente. Per il portoghese è sempre stato uno dei fedelissimi.

Rui Patrício, Jose Mourinho
Sevilla FC v AS Roma - UEFA Europa League Final 2022/23 / Maja Hitij/GettyImages

Fedelissimi tra cui rientra ovviamente anche Rui Patricio, con un'evoluzione più o meno simile. Salvifico nella prima stagione, specie nell'ultimo atto contro il Feyenoord, poi investito da un calo di rendimento che ha portato molte critiche. Alti e bassi anche per Leonardo Spinazzola. A più riprese esaltante e imprendibile grazie al suo inconfondibile stile sulla corsia sinistra; a tratti invece inspiegabilmente in difficoltà.

Chiude il gruppo Chris Smalling, una delle più grandi certezze difensive del Mourinho giallorosso, prima della corrente stagione. Una solidità interrotta quest'anno da un infortunio che non gli ha praticamente mai permesso di scendere in campo e le dicerie sul suo conto smentite dall'inglese con una storia su instagram.