I brividi nel finale, i ritorni in campo e il pensiero sul Brighton: parla De Rossi

Le parole di DDR dopo la vittoria della Roma sul Torino.
AS Roma v Torino FC - Serie A TIM
AS Roma v Torino FC - Serie A TIM / Paolo Bruno/GettyImages
facebooktwitterreddit

Successo targato Dybala per la Roma, la Joya con una tripletta ha steso un Toro capace di tornare in partita proprio in extremis e di generare qualche brivido finale agli uomini di Daniele De Rossi. Il tecnico giallorosso ha parlato a DAZN nel post-partita del 3-2 sui granata, un risultato che proietta la Roma a -4 dal Bologna quarto in classifica.

Sofferenza finale: “Mi è piaciuta quella ventina di minuti di gestione, sapevano andare e rallentare. Al gol avevo Rasmus vicino a me e gli dicevo che loro non mollano mai e che la gara non era finita. Mi piace soffrire vincendo, ma questa era una gara da saper uccidere. Loro hanno pressato tutta la partita, potevamo gestirla meglio” riporta VoceGiallorossa.

Su Dybala: “I campioni sono decisivi in questo sport. C’è stato equilibrio nel primo tempo, loro se la giocano alla pari con tutti, come contro la Lazio. Sono una squadra forte, costruita con una fisicità importante e ti pressano. Sapevamo che sarebbe stata dura dopo la fatica con il Feyenoord, però abbiamo fatto delle cose buone. Abbiamo visto gli xG e queste cose, abbiamo preso anche un palo che poi poteva cambiare la gara. La cosa più bella è fare gol al 40’ e il gol loro qualche minuto dopo avrebbe ucciso tutti”.

I gol presi: “Il primo non l’ho rivisto bene, mi è sembrato un gran gol di Zapata. Ha saltato bene e bisogna fargli gli applausi. Così come ci sta Dybala che prende e tira a giro dai 30 metri, ci sono gli attaccanti avversari. Tutti i gol possono essere evitati, ma sai che noia se le gare finissero 0-0. Il secondo con un pizzico di attenzione sulla chiusura bassa dei cross, sulla quale stiamo lavorando, poteva non passare quel tiro-cross”.

La difesa: "Costruivo a 4 perché volevo portare fuori i loro quinti. Il fatto che si alzasse Mancio l’avevo chiesto anche a Ndicka e a Chris. Sono squadre che ti pressano a uomo e i centrocampisti ti coprono a uomo e ti pressano, e i loro attaccanti potevano dimenticarsi di seguire l’uomo. Così potevamo creare superiorità”.

I ritorni e Lukaku: “Sono contento anche di Renato e Chris, dal punto di vista anche delle emozioni. Chris è un professionista e lo vuole dimostrare. Pensavo durasse di meno. Romelu è entrato alla grande come solo lui sa fare, mi è piaciuto anche Azmoun ma in quel momento uomo a uomo ci lasciavano tantissimo campo e avevo bisogno di uno come Lukaku, che sapesse tenere palla e sfruttare l’uno contro uno

Sul Brighton: "Temo una squadra forte con giocatori che pensano molto, hanno grande gamba e un tecnico che è tra i migliori in Italia e forse anche in Europa. Se guardo le rose la Roma non ha nulla da temere e noi siamo altrettanto forti, Il Brighton mi leverà qualche notte di sonno, è complicato se li vai a prendere, se aspetti apriti cielo. Devi trovare le giuste dimensioni. Anche Roberto non sarà felice di questo sorteggio penso e quando avremo la palla noi non sarà felice”.