I 5 temi principali in vista di Juventus-Udinese
Tra gli anticipi della diciassettesima giornata di Serie A spicca la sfida tutta bianconera tra Juventus e Udinese, all'Allianz. Gli uomini di Allegri cercano continuità dopo la vittoria ottenuta in extremis a Cremona, l'Udinese di Sottil dal canto proprio non conquista da tempo i tre punti e cercherà dunque l'impresa per rilanciare le ambizioni emerse nella prima parte di stagione. Vediamo gli aspetti che attirano maggiormente l'attenzione pensando alla sfida delle 18.
La striscia positiva: sogno rimonta
Allegri non è certo nuovo alle imprese da sogno quando si tratta di riconquistare terreno perduto, ce lo insegna il passato, e anche in questa stagione - alla luce dei risultati - la situazione non sembra poi così distante rispetto ai precedenti virtuosi.
Il successo di misura sulla Cremonese, firmato Milik, ha permesso alla Juve di ripartire al meglio dopo la lunga sosta e di sancire la settima vittoria consecutiva, rilanciandosi in classifica e portandosi al terzo posto: con un nuovo successo i bianconeri si porterebbero provvisoriamente alle spalle del Napoli, ad appena quattro punti dai partenopei di Spalletti.
Una situazione di classifica che, dopo la prima fase del campionato, sarebbe apparsa a dir poco utopistica e che emerge ancor più come sorprendente alla luce delle questioni extracampo che turbano l'ambiente.
La tenuta difensiva
All'interno della striscia positiva appena descritta, delle sette vittorie consecutive, un ruolo cruciale è quello giocato dal rendimento difensivo dell'undici di Allegri. Riferendoci appunto ai risultati inanellati prima della pausa per i Mondiali e aggiungendoci la vittoria di Cremona, vediamo come la Juve abbia mantenuto la porta inviolata in ognuno dei sette successi di fila ottenuti.
Un record impressionante che, del resto, ci permette di ricollegarci anche a rimonte passate con Allegri in panchina: situazioni, queste, in cui la Juve ha dimostrato di poter fondare proprio sulla solidità difensiva le possibilità di intraprendere un percorso virtuoso e di rimontare in classifica.
Il 3-5-2 che sta utilizzando attualmente Allegri sembra dunque dare risposte confortanti anche in quel senso, con un assetto ormai saldo e delineato (e con Danilo come protagonista insostituibile).
Il ritorno di Di Maria
Al di là del rendimento impressionante della Juve e della tenuta difensiva, difficile negarlo, uno dei motivi d'attenzione principale in vista di Juve-Udinese risiede nel possibile impiego di Angel Di Maria addirittura dal primo minuto.
Lo stesso Allegri ha lanciato indizi neanche troppo oscuri in tal proposito e, dopo l'ennesimo e discusso stop al ritorno dal Mondiale, l'ambiente si aspetta risposte importanti per allontanare anche le voci di mercato e possibili casi certo deleteri per la piazza.
Fin qui il rendimento del Fideo in bianconero è stato pesantemente condizionato dagli infortuni e dalle giornate di squalifica dopo Monza, sulla carta però è logico che la tecnica dell'argentino sia un tratto irrinunciabile per elevare la qualità del reparto avanzato e per fornire assist a Milik, Kean e Vlahovic.
Il rendimento dei giovani
Una delle critiche mosse spesso ad Allegri riguarda una certa prudenza rispetto ai giovani, con la necessità di puntare invece su elementi più esperti e maturi, senza dunque lasciare spazio per l'esplosione definitiva di chi arriva dal vivaio.
Il momento della Juventus, pensando anche alle questioni extra-campo, permette di fare di necessità virtù e di scovare in casa quelle qualità che non possono e non potranno arrivare dal mercato: Allegri, in questa stagione, ha dimostrato di crederci e si è rivelato meno conservativo del solito.
Miretti e Fagioli sono già parte integrante del centrocampo, anche Soulé sta iniziando a trovare spazio con continuità e non dimentichiamo che Kean, ormai rilanciato, è pur sempre un classe 2000 ed è dunque annoverabile a pieno titolo tra i giovani.
Udinese a digiuno
Ultimo ma non ultimo, tra i temi degni di nota, emerge quello relativo al rendimento dell'Udinese. Una squadra partita in modo sorprendente, capace di inanellare ben sei vittorie consecutive tra fine agosto e inizio ottobre.
Da lì in poi, però, qualcosa si è inceppato e i friulani hanno anche pagato il conto con la sorte, non ottenendo il successo neanche nelle sfide in cui più lo meritavano: la vittoria manca addirittura dal 3 ottobre, 2-1 a Verona, e successivamente gli uomini di Sottil hanno conquistato sei pareggi e due sconfitte.
Niente che possa mettere in discussione il livello della squadra, comunque pienamente in partita anche nelle sfide perse, ma un tema sicuramente importante per sottolineare tutta la voglia di riscatto di Beto e compagni: un'impresa all'Allianz, del resto, ridarebbe grande spinta a una delle squadre che, nelle prime battute, avevano maggiormente sorpreso.