I 5 regali che il calcio italiano merita per Natale
Nonostante dal punto di vista sportivo sia stato un anno pieno di soddisfazioni, rimane (purtroppo) il fatto che quello che stiamo affrontando è uno dei momenti più difficili della storia, con una pandemia globale ed una crisi economica senza precedenti che ha investito tutti i settori. Compreso quello florido del calcio, acciaccato e non poco se parliamo più nel dettaglio di quello italiano. Bene, ecco i 5 regali di Natale che il nostro calcio meriterebbe per "l'edizione" 2021/22.
5. Tornare a vincere in Europa
Anche se è amaramente uscita dall'Europa l'Inter resta l'ultima squadra ad aver vinto un trofeo continentale nel 2010, alzando la Champions League nell'anno del Triplete. I nerazzurri ci sono andati vicini un anno fa, perdendo la finale di Europa League con il Siviglia, ed è ora che dopo 10 anni torni a sventolare il tricolore sul tetto continentale. Abbiamo sei possibilità: Juve e Inter in Champions, Atalanta, Lazio e Napoli in Europa League e infine la Roma in Conference League. Incrociamo le dita.
4. Più giovani in campo
In una Serie A per certi versi orfana di grandi nomi, dopo un'estate dolorosa a livello di mercato, diventa cruciale la possibilità per i giovani di affermarsi in prima squadra. La Roma continua a regalare spunti, con Felix Afena, Bove e Calafiori, e il Verona è un esempio virtuoso con Cancellieri ma la strada resta lunga e sono ancora rare le squadre che credono fino in fondo di poter dare continuità ai più giovani (al di là di brevi assaggi di campo nel finale).
3. Stadi di proprietà
La situazione degli impianti in Italia fa specie se si pensa all'Europa, dove anche le squadre più piccole hanno i loro impianti di proprietà. Nel Belpaese solo Juve, Atalanta e Udinese possono vantare un loro stadio, l'augurio è quello che la politica (emblematico il caso del nuovo stadio della Roma) passi finalmente ai fatti dopo tante parole.
I tifosi italiani meritano stadi all'avanguardia e soprattutto con terreni di gioco che non siano lontani metri e metri dagli spalti. E se consideriamo che dal 2027 Inter e Milan giocheranno nella Cattedrale di Populous, le premesse non sono delle peggiori.
2. Un VAR uguale per tutti
Le ultime gesta degli arbitri sono sotto gli occhi di tutti. E il calcio italiano meriterebbe uniformità di giudizio per qualunque squadra, che sia prima o ultima. Il protocollo VAR, giusto o sbagliato che sia, è chiaro: ma continua ad essere utilizzato una volta sì, due no, tre sì e così via. Questo non è accettabile.
1. L'Italia ai Mondiali di Qatar 2022
Dalle stelle alle stalle. Così si può riassumere la situazione vissuta dalla Nazionale guidata da Roberto Mancini. Gli Azzurri, Campioni d'Europa in carica dopo la vittoria di EURO 2020 in casa dell'Inghilterra, hanno clamorosamente fallito la qualificazione diretta ai Mondiali di Qatar 2022. Altro giro altro playoff dunque per l'Italia, che vede gli spettri del novembre 2017, quando a passare fu la Svezia.
Il primo impegno degli spareggi ci vedrà contro la Macedonia del Nord il prossimo 24 marzo: in caso di successo affronteremo la vincente del match tra Portogallo e Turchia. Due quindi i possibili scenari: un altro Mondiale senza Italia o il clamoroso addio di Cristiano Ronaldo alla manifestazione? Noi tutti in cuor nostro conosciamo già la risposta.