I 5 pilastri di Agnelli per il rilancio della Juventus

Andrea Agnelli, presidente della Juventus, ha scritto una lettera a tutti gli azionisti del club dopo la chiusura dell'ultimo bilancio. Il chairman bianconero si sofferma su alcune sfide che il gruppo deve perseguire dal punto di vista finanziario, politico, gestionale, sportivo e anche quello della sostenibilità. Andiamo quindi ad analizzare punto per punto, cercando di "scoprire" le possibili soluzioni.
I 5 pilastri citati da Agnelli
- Finanziario: "è evidente a tutti, noi per primi, che l’equilibrio economico-finanziario, perduto durante gli anni di pandemia debba tornare a guidare le scelte strategiche della società. L’operazione straordinaria di aumento di capitale, è stata la tappa iniziale di questo percorso, che deve oggi proseguire con credibilità e convinzione".
La Juventus, dal punto di vista economico-finanziario, ha vissuto momenti complicati assieme ad altri club. Un'occasione - o meglio un primo passo - per aumentare sicuramente gli introiti potrebbe essere quella di riportare i tifosi all'Allianz Stadium. In che modo? Magari provando a rendere più accessibili i biglietti per ogni singolo match e cercando di coinvolgere sempre di più i sostenitori con delle iniziative. Esiste poi, evidentemente, un legame con un mercato più oculato e sostenibile - dal punto di vista degli ingaggi - rispetto a quanto avvenuto in passato.
- Gestionale: "l’ambizione della Juventus è garantire l’eccellenza operativa in ogni attività a sostegno di uno sviluppo del brand che ha l’aspirazione di diventare attrattivo per le giovani generazioni (Z e Alpha) e intende diventare realmente globale".
Il brand Juventus ha un ottimo potenziale: basti solamente pensare alle divise in edizione limitata che vanno ogni volta a ruba tra i giovani. Una possibile idea? Ideare sempre di più delle collezioni con dei giocatori del calibro di Paul Pogba come testimonial. Il francese non è un calciatore citato a caso, infatti - a luglio - durante la tournée americana ha sfoggiato una maglia nera tempestata di Swarovski, con il suo autografo che è stato quello più richiesto. Un altro esempio? Quello di Vlahovic, che ha optato per una rivisitazione della maglia da trasferta.
- Sportivo: "è il nostro core business e sempre lo sarà. Juventus significa competere ad alto livello per la vittoria, ogni giorno e in ogni competizione. La vittoria è un traguardo cui la Juventus aspira naturalmente ed ogni sforzo di tutte le donne e gli uomini della Juventus sarà indirizzato verso la vittoria, a partire dalla stagione in corso".
Il motto della Juventus è uno solo: "Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta". Una soluzione per cercare di conseguire in tempi brevi dei risultati soddisfacenti sul campo potrebbe essere quella di reimpostare il centro sportivo della Continassa, magari adattandolo a strutture di nuove generazione che fanno anche uso della tecnologia, come ad esempio quello del Borussia Dortmund per allenamenti mirati. Inoltre - non pensandola solo a breve termine - investire di più sul vivaio soprattutto in chiave futura.
- ESG: "da quasi dieci anni la Società è impegnata sul tema della sostenibilità, con progetti e rendicontazione adeguata. Oggi completiamo questo impegno inserendo questa tematica a pieno titolo nel nostro modello di business. Una promessa verso le nuove generazioni, che intendiamo mantenere".
Un primo passo per provare ad affrontare questo tema è sicuramente rendere più accessibile lo Stadium, magari con vere e proprie aree green in modo tale da rendere l'impianto non solo un punto d'incontro per le nuove generazioni ma anche per rendere l'impianto stesso sempre più attrattivo. Non solo: un'altra idea potrebbe essere quella di un restyling della Continassa. Il tutto tenendo conto di adeguarsi alle tecnologie e alle iniziative di importanti club - vedasi il caso del Tottenham - per diventare un club sempre più green.
- Politico: "Il nostro settore convive da troppo tempo con alcuni problemi strutturali che se non affrontati e risolti collettivamente rischiano di pregiudicare il futuro europeo dello sport più bello del mondo".
Una possibile soluzione potrebbe essere una riorganizzazione strutturale delle competizioni europee: secondo Agnelli sono poche le squadre che al momento accedono ai tornei, quest'ultimi - per alcuni - vitali per cercare di aumentare gli introiti e tenere il passo dei club della Premier League.
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