I 5 motivi per cui seguire il Clasico
È una Liga appassionante. Dopo 10 giornate guidano Real Madrid e Girona, con il Barcellona distante un punto dalla vetta e l'Atletico poco più indietro, ma con una gara contro il Siviglia da recuperare. Sono tutte lì.
Il Girona giocherà oggi per provare a guardare dall'alto le inseguitrici, per travestirsi da grande di Spagna e vivere una notte in solitaria nella torre più alta del castello della Liga. La catalana che non ti aspetti, l'alchimia nata spontaneamente tra calciatori di talento, che i tifosi potranno godersi ancora per poco, se continueranno su questi ritmi. Savio impressiona, Tsygankov impressiona, Dovbyk anche, Yangel Herrera domina, Blind sembra essere tornato alla sua migliore versione, per dirne qualcuno.
Dopo aver volutamente ritardato l'attesa di qualche riga, ecco il piatto principale. Il Clasico e 5 motivi per vederlo.
L'ultimo di Ancelotti (in trasferta)
È cominciata ufficialmente la narrazione secondo la quale ogni evento sarà l'ultimo o il penultimo di Carlo Ancelotti. La notizia della Nazionale brasiliana e l'addio inevitabile al termine della corrente stagione sono ormai state digerite da tempo. Quello di Barcellona sarà la suo 20ª sfida da allenatore contro i blaugrana, da affrontare in trasferta con un bilancio negativo.
Nel conto totale figurano anche i match da tecnico di Milan e PSG. Il bilancio di Ancelotti nelle 19 partite contro i blaugrana è di 7 vittorie, 3 pareggi e 9 sconfitte. I due Clasicos della stagione potranno servire a pareggiare questo confronto, e la possibilità che si ripeta in altre competizioni (Champions League, Copa del Rey) è remota, ma esiste.
La consacrazione di Bellingham
Jude Bellingham sugli schermi di tutto il mondo (tranne quelli del Regno Unito). Il fenomeno inglese arriva al suo primo Clasico con qualche acciacco, si è allenato a parte, ma ha confermato che non salterà l'appuntamento di sabato.
Ci sono aspettative e critici pronti a punzecchiarlo nonostante un avvio che ha del clamoroso per un centrocampista. Finora in Liga ha segnato 8 gol in 9 partite (a cui si aggiungono i 3 in Champions). Non ha inciso direttamente in tre gare, che sono risultate essere le più complicate del calendario dei blancos: Real Sociedad, Atletico Madrid e Siviglia. Ora quella più difficile, riuscirà a cambiarla alla sua prima occasione?
Il primo Clasico di Yamal
Lamine Yamal è nato nel 2007 e conta già 14 presenze con il Barcellona (di cui 7 da titolare), per dare una dimensione del suo talento. Ha segnato un gol e fornito 2 assist e creato una staffetta inaspettata con Raphinha, titolare della Nazionale brasiliana oltre che dei blaugrana. Mancino che gioca ovviamente sulla destra, non dovrebbe accusare il rientro dall'infortunio del calciatore della Seleçao; Xavi ha dimostrato a più riprese di fidarsi di lui e lo manderà in campo dall'inizio nel Clasico, il suo primo Clasico.
Di default diventerà il calciatore più giovane a disputare un Barcellona-Real Madrid infrangendo il record di Vicente Martinez del 1941. A16 anni e 107 giorni, in caso di gol, potrebbe davvero scrivere il suo nome in una statistica centenaria.
Il 50° di Xavi e l'assenza di equilibrio
In questo Clasico c'è il suo primo dei 5 gol siglati quando è sceso in campo da calciatore. Zidane porta in vantaggio i blancos al Camp Nou e Xavi pareggia dalla distanza grazie a una papera di Cesar Sanchez. Era il marzo del 2001, quasi 23 anni fa. 23 anni in cui il centrocampista blaugrana ha vinto tutto, anche la Liga da allenatore.
Il suo ciclo è sui livelli dei migliori predecessori, almeno stando alla percentuale di vittorie dei primi 100 incontri. Da tecnico, escludendo le amichevoli, ha guidato il Barça a 4 trionfi in 7 incontri, perdendo gli altri 3. Con lui nel Clasico non si pareggia, o vince o perde. Sarà un'occasione per allungare il testa a testa o verrà agguantato da Ancelotti?
38 telecamere e uno stadio fotogenico
La novità principale riguarda il Barcellona e la necessità di disputare le partite casalinghe nello Stadio Olimpico Lluís Companys, in attesa che il Camp Nou venga ristrutturato. Uno scenario particolare, che si trasforma costantemente per ospitare molte discipline e anche concerti degli artisti più famosi del mondo.
L'evento principale che può offrire, calcisticamente parlando, è proprio il Clasico e sulla trasmissione ha parlato il responsabile audiovisuale della Liga Roger Brosel. "Per non perderci nessuna storia e non smettere di offrire tutti i dati, ci saranno 38 telecamere. Alcune saranno differenti rispetto a quelle della produzione ordinaria. [...] Montjuic è uno stadio molto fotogenico, bello da vedere in camera". Solitamente le telecamere usate per le partite sono 25.