I 5 motivi per cui non vediamo l'ora che esca "Speravo de morì prima"
Pronta ad uscire a marzo la serie televisiva "Speravo de morì prima", diretta da Fabio Ribuoli e narrante le vicende e le gesta dello storico capitano della Roma, Francesco Totti: verranno descritti in sei episodi gli ultimi due anni di carriera del leggendario numero 10 romano e romanista, che ha vestito la stessa maglia per ben 27 stagioni. Ma perché non si dovrebbe veder l'ora di poter godere di tale capolavoro? E per quali motivi tale serie dovrebbe essere tanto attesa e meritevole di attenzione? Scopriamo tutto assieme, consapevoli del fatto che verranno ad unirsi l'epica storia calcistica del protagonista e la sua vita privata, in un'esplosione di ricordi ed emozioni.
1. Scoprire aneddoti sul Capitano
La serie, pronta ad andare in onda su Sky e NowTv, potrà svelarci le curiosità e gli aneddoti più particolari del Totti uomo e del Totti calciatore e capitano della Roma: non solo, ci permetterà di scovare sempre più a fondo il rapporto con la moglie Ilary Blasi. Ed a tal proposito, in questi mesi di attesa, lo stesso ex giallorosso ha raccontato un piccolo dettaglio riguardo il loro primo appuntamento: "sono andato a prendere Ilary per la prima volta, mentre scendeva lei ha aperto lo sportello e ha dato una botta forte al muretto. Ho detto, questa come prima volta parte male. Però ho fatto l'indifferente, non ti preoccupare". Curioso ed interessante come inizio, no?
2. Verificare la somiglianza tra attori e controparti reali
Quasi incredibile pensare che un mancino naturale com'è l'attore possa interpretare e fare la parte di un giocatore il cui piede destro è divenuto nel tempo uno dei più potenti, precisi e temuti a livello mondiale: eppure sarà così. Proprio nel trailer della serie, Castellitto scambia una battuta con Totti, il quale vieta al proprio alter ego di imitarlo, dato il suo piede preferito diverso dal suo. E l'attore italiano, da esperto del settore, afferma come per risolvere il problema "basterebbe girare il televisore".
Da questo scambio di opinioni, le due sembrano essere personalità simili, pronte allo scherzo ed alla battuta immediata. Dall'altra parte, invece, Ilary Blasi e Luciano Spalletti saranno inscenati rispettivamente da Greta Scarano e Gianmarco Tognazzi.
3. Approfondire la vita privata di Totti
Detto del piccolo e singolare aneddoto con la moglie, sarà importante e particolarmente emozionante capire, grazie al comportamento di Castellitto, quello che è stato il Totti padre di famiglia, coi suoi gesti nei confronti di Cristian, Chanel e la piccola Isabel, i tre figli che han sempre accompagnato il capitano in campo e nella vita. Anche assistendo direttamente, giusto sottolinearlo, al giorno più triste e difficile per il padre, quindi quello dell'addio al calcio giocato ed alla Roma, soprattutto alla Roma.
4. Scoprire (una volta per tutte?) il reale rapporto avuto con Spalletti
E chissà che proprio tramite questa serie lanciata da Sky non si possa estrapolare qualche dettaglio o informazione in più per quel che riguarda un addio tanto doloroso quanto evidentemente premeditato: la prima era di Luciano Spalletti alla Roma aveva significato l'esplosione per Francesco nel ruolo di falso nove, con la vittoria della Scarpa d'Oro, della Coppa Italia e con la convocazione ai Mondiali 2006, ma la seconda avventura del tecnico toscano non ha avuto l'esito atteso e sperato dal capitano. Anzi, per lui una serie infinita di panchine, pochi minuti di campo ed un addio scontato, che ha lasciato più di qualche ruggine e strascico nel suo rapporto con Spalletti. Vedremo dalle battute e dagli atteggiamenti di Castellitto e Tognazzi se ci saranno dati maggiori scoop per quel che è stato un rapporto odi et amo a tutti gli effetti.
5. Spazio alla voce dei tifosi
Se le battute tra l'interprete di Totti e quello di Spalletti potrebbero lasciar intendere qualche notizia in più circa il loro rapporto incrinato, chissà che la presenza di Giorgio Colangeli (padre di Totti), Gabriel Montesi (Antonio Cassano) e Marco Rossetti (Daniele De Rossi) non lasci spazio ad idee, pensieri, opinioni sul capitano giallorosso, anche per quanto concerne l'immaginario collettivo del popolo romanista. Trapeleranno voci e sentimenti tipici da curva e tifoso? Come reagiranno queste figure, di campo e non, ma fondamentali e centrali nella vita di Francesco, alla notizia del suo addio al calcio ed alla Roma? Non ci resta che scoprirlo, certi del fatto che quello striscione in Curva Sud, proprio "Speravo de morì prima", non è mai stato così coerente e veritiero.
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