I 3 motivi per cui l'Inter potrebbe vincere il Derby di Milano

FC Internazionale v ACF Fiorentina - Serie A
FC Internazionale v ACF Fiorentina - Serie A / Marco Luzzani/Getty Images
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Archiviata la pausa per le Nazionali, Inter e Milan si proiettano verso il Derby di Milano in agenda sabato 17 ottobre alle ore 18. Nonostante le tante incognite relative ai recenti casi di positività al Covid-19, abbiamo provato ad individuare tre motivi per cui i nerazzurri potrebbero vincere la sfida con i cugini rossoneri.

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FBL-ITA-SERIEA-INTER-FIORENTINA / MIGUEL MEDINA/Getty Images

ROSA AMPIA - Il primo dato che salta all'occhio è la lunghezza della rosa interista. Contro il Milan ci saranno tanti indisponibili: dallo squalificato Sensi ai costretti all'isolamento perché colpiti dal Covid-19 come Bastoni, Skriniar, Gagliardini, Nainggolan, Young e Radu. Solo il primo può tentare il miracolo di un recupero difficile, ma nonostante le tante assenze Conte potrà contare comunque su un undici di valore così ipotizzabile: Handanovic; D'Ambrosio, De Vrij, Kolarov; Hakimi, Barella, Vidal, Perisic; Eriksen (Brozovic); Lukaku, Lautaro.

CONDIZIONE DEI NAZIONALI - Tanti i segnali positivi arrivati dai giocatori impegnati con le rispettive Nazionali. Lukaku e Lautaro non hanno smesso di segnare e hanno tenuto caldo il feeling con il gol, ma ciò che spicca è la forma fisica di Eriksen, rilanciato dalla sua Danimarca (andando anche in rete) con cui ha centrato le 100 presenze a Wembley. Prestazioni convincenti anche da parte dei vari Hakimi, Barella, Perisic, Brozovic, Kolarov e compagnia.

FATTORE CONTE - Conte ha fame di vincere, sa che questo può essere l'anno buono e vuole completare la partenza in salita a livello di calendario (Benevento, Fiorentina, Lazio e Milan, in attesa dell'esordio stagionale in Champions League) vincendo un derby che, almeno sulla carta, può vedere questo Milan del recuperato Ibrahimovic leggermente favorito per la condizione della squadra dal post lockdown e per le minori indisponibilità di Pioli. Ma è proprio nei momenti di difficoltà che esce fuori il 'Fattore Conte', capace di tirare il meglio dalla prestazione di ogni suo singolo giocatore. Anche in un derby insolitamente deserto e più silenzioso del solito.


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