I 10 attaccanti di Serie A più iconici degli anni '90

George Weah and Ronaldo
George Weah and Ronaldo / Claudio Villa/ Grazia Neri/Getty Images
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Gli anni '90 hanno rappresentato un'epoca florida per il calcio italiano, considerato allora il campionato più bello del mondo. Per questo motivo, tutti i migliori giocatori volevano venire a giocare nel Bel Paese. Tra questi, ovviamente, gli attaccanti. In quegli anni, infatti, sono sbarcati i migliori attaccanti al mondo, alcuni hanno miseramente fallito di fronte alle nostre difese organizzate (Bergkamp e Kluivert, per esempio), altri, invece, hanno segnato quell'epoca e ancor oggi, quando ripensiamo a quel periodo, ci vengono in mente loro. Ecco, quindi, i 10 attaccanti più iconici degli anni '90.


1. Ronaldo

Claudio Villa Archive
Claudio Villa Archive / Claudio Villa/Getty Images

Partiamo col botto, con un fenomeno. Anzi. Il Fenomeno, Ronaldo. Nell'estate del 1997, infatti, Massimo Moratti decide di migliorare la squadra con un colpo in grado di cambiare l'intera squadra, un colpo da 90. Lo storico presidente nerazzurro va dal Barcellona e paga la clausola rescissoria di quello che all'epoca era considerato il calciatore più forte al mondo. I tifosi dell'Inter sono in delirio. Per 5 anni, loro e tutti gli italiani, ammireranno e si divertiranno con i dribbling ubriacanti, gli elastici e i gol del brasiliano che in nerazzurro si confermerà non solo il migliore al mondo (almeno a fine anni '90), ma anche uno dei migliori della storia.

2. Gabriel Omar Batistuta

Gabriel Batistuta
Gabriel Batistuta / Getty Images/Getty Images

Estate 1991. L'Argentina conquista la Copa America e a sorprendere tutti è il miglior marcatore del torneo, il 22enne Gabriel Omar Batistuta. Ad aggiudicarselo è la Fiorentina di Cecchi Gori che investe tanto su di lui (12 miliardi di lire). L'inizio è stentato per l'argentino che, il terzo anno a Firenze, retrocede con la squadra viola. Batistuta, nonostante la Serie B, resta, riporta la Fiorentina immediatamente in Serie A, dove, soprattutto dal 1994 in poi, dimostrerà le sue strabilianti doti di punta. Abilità che lo resero uno dei migliori attaccanti dell'epoca, nonchè il beniamino della tifoseria viola. Se ripensiamo agli anni '90, è innegabile, viene subito in mente Bati con la maglia viola.

3. Marco van Basten

AS Photo Archive
AS Photo Archive / Alessandro Sabattini/Getty Images

Arrivato al Milan nel 1987 con Sacchi, van Basten non ha segnato solo il periodo di fine anni '80, ma anche l'epoca successiva. Almeno l'inizio di essa. L'olandese, infatti, con Capello, tra il 1991 e il 1993, continua a stupire le platee italiane e a far gioire i tifosi rossoneri con i suoi splendidi gol. Nel 1991-1992, infatti, vince ancora la classifica cannonieri della Serie A e nel 1992 riceve per la terza volta il Pallone d'Oro. Poi, solo qualche mese dopo la vittoria del massimo trofeo individuale, i problemi fisici stroncheranno definitivamente la sua carriera, non permettendoci di ammirare ancora per qualche anno le gesta di quello che, secondo molti, è il miglior centravanti della storia del calcio.

4. Giuseppe Signori

Giuseppe Signori of Lazio
Giuseppe Signori of Lazio / Getty Images/Getty Images

Nella stagione che dà inizio agli anni '90, 1989/1990, Giuseppe Signori passa al Foggia di Zeman dove, assieme a Baiano e Rambaudi, darà vita al tridente delle meraviglie che porterà la squadra rossonera dalla B alla Serie A. Successivamente, nel 1992, Signori si trasferisce alla Lazio. Nella Capitale, Beppe esploderà definitivamente, diventando uno dei migliori attaccanti italiani dell'epoca, vincendo la classifica marcatori della Serie A per tre volte ed entrando due volte nella graduatoria per il Pallone d'Oro. Inoltre trascinerà, da capitano, la Lazio nelle zone alte della classifica, mettendo così le basi per lo Scudetto arrivato a fine secolo.

5. George Weah

AS Photo Archive
AS Photo Archive / Alessandro Sabattini/Getty Images

Nell'anno in cui van Basten annuncia il suo ritiro dal calcio giocato, il Milan compra dal Paris Saint Germain un attaccante liberiano, George Weah, capace di mettere in difficoltà la difesa rossonera in Champions League durante la stagione precedente. In rossonero resterà per tutta la seconda metà degli anni '90, segnandola vincendo il Pallone d'Oro 1995, due Scudetti, ma, soprattutto, con uno dei gol più belli della Serie A di quell'epoca. Stiamo parlando del coast to coast contro l'Hellas Verona, un saggio delle doti di Weah, uno degli attaccanti africani più forti, forse il migliore, della storia del calcio.

6. Oliver Bierhoff

Oliver Bierhoff
Oliver Bierhoff / Getty Images/Getty Images

Il partner d'attacco di Weah, verso la fine degli anni '90. Arrivato in Italia nel 1991 grazie all'Inter, infatti, il tedesco non indossò mai la maglia nerazzurra a causa del suo immediato trasferimento all'Ascoli, dove Bierhoff si metterà in mostra, soprattutto in Serie B, venendo acquistato dall'Udinese. In Friuli, sotto la guida di Zaccheroni, la punta tedesca si dimostrerà uno dei migliori numeri 9 del campionato italiano, vincendo la classifica cannonieri nel 1998. Ciò, insieme al passaggio in rossonero del suo maestro Zaccheroni, lo porta al Milan dove contribuirà alla vittoria dello Scudetto.

7. Gianluca Vialli

INTER V JUVENTUS
INTER V JUVENTUS / Clive Brunskill/Getty Images

Uno dei migliori attaccanti italiani, probabilmente il migliore, degli anni '80/'90. Sbocciato, infatti, nella seconda metà degli anni '80, è nell'epoca successiva che Vialli raccoglie i frutti e cementifica la sua fama. Nel 1990/1991, infatti, trascina la Sampdoria con i suoi gol (capocannoniere del campionato) alla vittoria dello Scudetto e, l'anno successivo, alla finale di Coppa dei Campioni. Competizione che, poi, vincerà nel 1996 con la maglia, e la fascia di capitano, della Juventus.

8. Abel Balbo

ROMA V S.PRAGUE ABEL BALBO
ROMA V S.PRAGUE ABEL BALBO / Mark Thompson/Getty Images

Se si pensa a una delle grandi squadre degli anni '90, e non solo, viene in mente la Roma. Simbolo di quella squadra, durante quasi tutta la durata di quell'epoca, fu l'argentino Abel Balbo. Arrivato, infatti, dall'Udinese nel 1993, Balbo resta nella Capitale 5 anni, confermandosi una prima punta di grande affidabilità e diventando in poco tempo uno dei leader dello spogliatoio giallorosso. Nella stagione 1997/1998, infatti, indosserà anche la fascia di capitano, salvo poi lasciarla a quello che diventerà il capitano per eccellenza della Roma, Francesco Totti.

9. Enrico Chiesa

Enrico Cheisa
Enrico Cheisa / Getty Images/Getty Images

Dopo Signori e Vialli, un altro grande attaccante italiano di quell'epoca. Nella seconda metà degli anni '90 esplose definitivamente con la maglia della Sampdoria per, poi, trasferirsi, nel 1996, nell'ambizioso Parma di Tanzi. Di quella squadra, il papà di Federico, fu la punta di diamante, coadiuvato in attacco prima da Gianfranco Zola e, successivamente, da Hernan Crespo. Grazie ai suoi gol, nella stagione 1998/1999 il Parma riuscì a conquistare la Coppa Italia e la Coppa UEFA, di quest'ultima fu il capocannoniere.

10. Pierluigi Casiraghi

Pierluigi Casiraghi of Lazio
Pierluigi Casiraghi of Lazio / Shaun Botterill/Getty Images

Chiudiamo con un altro attaccante italiano. Arrivato nel 1989 alla Juventus, Casiraghi si dimostra subito un bomber d'area di rigore, ma nel 1992, con l'arrivo a Torino dei due futuri campioni d'Europa, Fabrizio Ravanelli e Gianluca Vialli, viene messo da parte. Decide, così, di cambiare aria per non perdere la Nazionale di cui faceva parte stabilmente, trasferendosi alla Lazio. Nella Capitale disputerà 5 buone stagioni, formando una bella coppia con il già citato Giuseppe Signori e guadagnando la convocazione per i Mondiali 1994 e per gli Europei 1996.