Gravina: "Ripescaggio? Basta parlarne. Dobbiamo ricostruire la nostra credibilità"

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina / SOPA Images/GettyImages
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Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato direttamente da Bologna, dove l'Italia giocherà il prossimo match della Nations League contro la Germania. Dall'argomento ripescaggio fino alla prossima sfida della Nazionale, per poi parlare della difficoltà nel lanciare i giovani. Ecco quanto affermato.

Sul ripescaggio ai mondiali: "Voglio aprire un discorso su un tema, ovvero il ripescaggio per i Mondiali, questo ci sta rendendo meno credibili. L’Italia è fuori dal Mondiale, abbiamo perso in campo e pensare a un ripescaggio è un prenderci in giro e non essere credibili", riporta Calciomercato.com

Sulle ipotetiche dimissioni: "Vorrei far capire che un atto del genere avrebbe portato conseguenze negative, pensate davvero che l’abbandono mio e di Mancini avrebbe generato effetti positivi? Amo affrontare i problemi e me ne assumo le responsabilità. E' una fase delicata, dobbiamo ricostruire la nostra credibilità".

Su Italia-Germania: "Noi abbiamo sempre detto la verità agli italiani, sapendo che a volte è anche scomoda. Noi veniamo da un risultato straordinario: il campionato europeo l'ha vinto una squadra normale che è diventata speciale, ma questa squadra poi è tornata normale e ora soffre perché abbiamo avuto infortuni, alcuni sono molto stanchi, altri accusano limiti di età e Chiellini s'è ritirato. Mi aspetto una partita legata a una reazione d'orgoglio, non una partita che risolve o peggiora i problemi".

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina / Ciancaphoto Studio/GettyImages

Sul lanciare i giovani: "Non possiamo pensare di avere ragazzi importanti sotto il profilo del talento fino a 18-19 anni e poi non dare possibilità ai talenti di diventare campioni. Non abbiamo ragazzi selezionabili e purtroppo non siamo credibili: da un lato vogliamo centrare la qualificazione e raggiungere un risultato sportivo importante, dall'altra arrivano richieste ufficiali per portare gli extracomunitari da 2 a 8/10 o addirittura togliere questo limite. Diventiamo poco credibili quando, invece di affrontare argomenti di interesse generale, diventa centrale da sette mesi l'indice di liquidità a 0.5, del quale continuo a vergognarmi. La Germania lo ha a 1. Hanno affrontato il tema della valorizzazione dei giovani a livello di sistema. Io ringrazio la Lega Serie A, che ha messo a disposizione i giovani per creare un'accademia indotta, ma sarà sufficiente? Io credo di no, però stiamo comunque lavorando a questi temi. La soluzione a questo problema deve essere sistemica. Se qualcuno pensa che la Federazione sia il soggetto che deve trovare da sola le soluzioni, vi garantisco che non è possibile: noi abbiamo un altro compito e un altro ruolo, nel trovare e mettere insieme tutti gli interessi del mondo del calcio, affinché prevalga l'interesse generale e non delle singole componenti. Sempre attraverso una metodologia di lavoro condivisa".

Sulla cosiddetta "fuga da Coverciano": "Cominciamo a percepire una sorta di distacco, ci sono contaminazioni esterne. C'è qualcuno che preme per tutelare il proprio interesse, ma questo è nel DNA delle società di calcio. Qualcun altro lo fa per rancore, qualcun altro ancora ha comportamenti contrastanti. Il valore e l'attaccamento alla maglia è qualcosa che comincia a sfumare, in questo bisognerà fare qualcosa in più: fermo restando, e lo dico con massimo rispetto, che la maglia azzurra si può lasciare, ma chi lo fa poi si assume le proprie responsabilità e noi andremo comunque avanti".


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