Gravina: "Dopo le scuole riapriamo gli stadi ai tifosi. Tamponi? Nostra priorità diminuirli"

Italy v Bosnia-Herzegovina - UEFA Nations League
Italy v Bosnia-Herzegovina - UEFA Nations League / Gabriele Maltinti/Getty Images
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Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine del Consiglio Federale che si è svolto a Roma toccando tanti temi caldi a 4 giorni dal nuovo campionato. E il primo è quello del ritorno del pubblico negli stadi: "Con il Premier Conte abbiamo condiviso un percorso: priorità alla scuola, se poi questo percorso dovesse dare risultato positivo e anche facendo leva sul senso di responsabilità che il calcio ha già dimostrato, la riapertura degli stadi credo possa essere naturale - le parole di Gravina riportate da Calciomercato.com -. Non vogliamo insistere, abbiamo ripresentato la nostra stessa idea progettuale sperando che possa trovare condivisione da parte del Cts e che la parte politica possa poi autorizzarci ad aprire agli spettatori”.

FIGC Press Conference
FIGC Press Conference / Paolo Bruno/Getty Images

L'altro nodo è quello dei tanti, troppi, tamponi che le società non possono più sostenere: “Il tampone ogni quattro giorni è diventato insostenibile. Chiediamo di ottenere nell'immediato, perché non è più procrastinabile, di rendere più sostenibile la pratica del tampone. Auspico che il Cts possa concederci almeno questo in partenza. Ci sarà oggi un incontro tra i membri del Cts, questa per noi è la priorità". “Oggi ci sono troppi impegni a livello di competizioni sportive e siamo coscienti che entriamo subito in fibrillazione quando una gara viene rinviata. Quella dei playoff è un'idea su cui sto lavorando da tempo e mi auguro di poter trovare condivisione. L’incontro con Infantino è stato molto utile, perché per la sua esperienza e il ruolo che ricopre è stato un momento di grande e approfondita riflessione. Ne abbiamo parlato, ho espresso la mia personale idea per l'ipotesi di un rinnovamento, in modo da poter posizionare sul mercato un prodotto oggi ormai superato e non più appetibile dal fruitore. Bisogna confrontarsi e capire ad ampio raggio aspetti positivi e negativi e creare un progetto appetibile da parte di tutti" ha concluso il presidente della Figc. 


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